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Valva – “La festa della Repubblica sia l’occasione per riscoprire l’orgoglio dell’appartenenza alla comunità nazionale e per affrontare un futuro all’altezza delle sfide che ci attendono”. È l’appello che arriva alla comunità della Valle del Sele e Tanagro, dall’ex sindaco e consigliere comunale di Forza Italia a Valva, l’avvocato Michele Cuozzo, nel giorno della Festa della Repubblica italiana.

Un invito a riscoprire il valore della Democrazia quello che arriva da Cuozzo: “E’ in tempi difficili come questi – spiega – che le coscienze di ognuno di noi devono dare il meglio per costruire un futuro all’altezza delle sfide che ci attendono. Dal quel 2 giugno del 1946 -sottolinea il legale – l’Italia repubblicana è divenuta l’esempio di solidarietà e Democrazia, coniugando ad esse, la crescita ed elevando a principi costituzionali e fondanti dell’ordinamento giuridico, le garanzie di libertà, uguaglianza e partecipazione. Un patrimonio storico e culturale quello italiano, divenuto negli anni, riferimento per l’Europa unita tanto che deve vedere la nostra Italia protagonista della trasformazione di una Europa che da economica diventi l’Europa dei popoli, della solidarietà e dell’accoglienza”.
Di qui, la sfida al Mezzogiorno: “È il Mezzogiorno – chiosa il politico di Forza Italia – a dover scommettere sui propri figli così come fece all’indomani della proclamazione dello Stato repubblicano dove il risultato referendario – il riferimento di Cuozzo è al referendum popolare del 2 giugno 1946 quando gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica – trovò nella parte Meridionale del Paese l’affermazione della monarchia, forse perché erroneamente sentiva forte il senso di appartenenza ma anche in quella occasione, la Valle del Sele si contraddistinse con la capacità di guardare al futuro e 10 comuni della provincia di Salerno, tra cui Colliano e San Gregorio Magno, scelsero con oltre il 60% delle preferenze, la Repubblica”.
L’Italia – conclude Cuozzo – diventi quindi protagonista della nuova Europa, partendo proprio dalla conservazione del suo patrimonio ideale, storico e culturale. Il Mezzogiorno e le sue comunità di frontiera diano, ancora una volta, il loro contributo per riportare il nostro Paese al centro di una Europa dei popoli e dalla solidarietà”.