- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sono stati condannati ad un anno e otto mesi di reclusione, AnnaGiulia Elena De Anseris e Nicola Pepe, i due medici dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ritenuti dal giudice responsabili della morte di Alessandro Farina, il 13enne deceduto a dicembre del 2017 per una complicazione legata al diabete. Assolti perché il fatto non sussiste Mario Cioffi e Maria D’Alessandro.  La famiglia di Alessandro, figlio di Tiziana la sorella del sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, è stata difesa dall’avvocato Federico Conte. Secondo le tesi accusatorie, accolte dal giudice nella sentenza di primo grado emessa oggi, la diagnosi sarebbe stata formulata in ritardo e al ragazzino sarebbero state somministrate cure non adeguate. Alessandro morì per edema cerebrale e polmonare dovuti alla crisi diabetica dopo due giorni di ricovero in Pediatria. 

Alessandro Farina era stato male la sera del 23 dicembre del 2017. La madre lo aveva accompagnato al Pronto Soccorso del Ruggi d’Aragona e i medici in servizio, dopo averlo visitato, gli avevano prescritto dei farmaci a base di cortisone, tra cui il Bentelan, con l’indicazione di assumerli anche nei giorni successivi; il 13enne fu poi dimesso e tornò a casa. Il giorno le condizioni non migliorarono e la madre provò a contattare il pediatra di fiducia, che risultò però irraggiungibile.
Il giorno di Natale le condizioni di Alessandro peggiorarono ulteriormente e lo zio Francesco Morra chiese l’intervento del 118. Il 13enne fu portato in ambulanza nell’ospedale di Salerno, dove morì due giorni dopo. La famiglia del ragazzino non si è mai data pace per quella morte che poteva essere evitata con un semplice test ematico e ha intrapreso la lunga battaglia giudiziaria che oggi, condannando i medici anche al risarcimento dei danni e alle spese processuali, in qualche modo restituisce giustizia per un grave caso di malasanità.