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Eboli (Sa) – Mentre a Nocera Inferiore, dopo l’intervista al rapper Clementino si placano le polemiche sul Concerto ed il presunto inno alle droghe leggere, ad Eboli il sindaco Massimo Cariello celebra il successo del concerto di Enzo Avitabile che ieri sera ha radunato nella centrale piazza della Repubblica, migliaia di persone provenienti da tutta la Regione e oltre. 
«Un successo straordinario! La partecipazione di migliaia di ebolitani, unitamente a tanti visitatori provenienti da tutta la Regione ed i turisti che hanno deciso di trascorrere i primi giorni del nuovo anno nella nostra città, ha confermato il nostro piano strategico – ha commentato il sindaco Massimo CarielloAbbiamo voluto una festa dei popoli dove, attraverso la musica, fossero trasmessi anche messaggi di civiltà, accolti e condivisi da una piazza della Repubblica, calda e gremita, nonostante le temperature rigide, come non si vedeva da decenni». 
L’appuntamento con la musica di Enzo Avitabile e i Bottari ha anche confermato l’attenta organizzazione della macchina comunale che, attraverso lo staff del Sindaco, il supporto degli uffici e l’indicazione della maggioranza comunale, si segnala sempre più come punto di riferimento dei grandi eventi a Eboli, attrattori di migliaia di visitatori e turisti in città. 
«Voglio ringraziare chi ha creduto con me in questi eventi – prosegue il sindaco Cariello – dalla mia maggioranza di governo alla giunta,  fino al mio staff, in particolare Vito Leso per l’immane lavoro organizzativo, unitamente ai partner tecnici e fornitori, tutti ebolitani, che hanno garantito la massima efficienza»
In chiusura della serata, la consegna al cantautore napoletano del “Premio CulturaFestival del Mediterraneo 2020” da parte del sindaco Massimo Cariello che ha concluso dal palco: «Il sound del Maestro Avitabile affonda le sue radici nella cultura del Mediterraneo unitamente, con i Bottari, alla nostra tradizione contadina: si narra che anticamente i contadini percuotessero tini, botti e falci per cacciare gli spiriti maligni dalle cantine e, all’aperto, per propiziare un buon raccolto. Tra i loro strumenti c’è la falce che è un simbolo del nostro territorio, la Piana del Sele, che negli anni ha visto un’evoluzione nella coltivazione, soprattutto della rucola, della cui produzione siamo leader in Europa. Il mio augurio è che stasera il ritmo delle falci, delle botti e dei tini sia di buon auspicio per un nuovo anno fecondo che rivolgo alla mia amata Eboli, a tutti gli ebolitani e quanti hanno condiviso con noi questa serata magica».