- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Castelnuovo di Conza (Sa) – Sedicimila, sono i metri quadrati dei terreni ricadenti nel comune di Castelnuovo di Conza, nell’Alto Sele, gravati da uso civico e attraversati da un elettrodotto e una sottostazione elettrica della società Terna S.p.A.. Terreni, di proprietà della comunità Castelnovese e gestiti da Palazzo di città, per il cui attraversamento mai pagato alla collettività, il Comune ora presenta “il conto” alla società colosso dell’energia elettrica chiedendo un maxi risarcimento economico.
Un territorio depredato dai grandi colossi delle società multinazionali del settore energetico che ora devono risarcire la comunità”, spiega il sindaco della cittadina, Francesco Di Geronimo, che non usa mezzi termini a seguito di un incontro avvenuto ieri mattina, tra il Comune di Castelnuovo di Conza, i cittadini, la società  dell’energia elettrica Terna e un consulente tecnico nominato dal Commissario per gli usi civici incaricato dal Tribunale di Napoli, quest’ultimo chiamato a relazionare, al giudice per gli usi civici, l’esistenza della regolarità dell’iter autorizzativo ottenuto per la realizzazione di un elettrodotto ed il relativo indennizzo, mai pagato al Comune e quindi da quantificare, che Terna dovrà pagare per l’utilizzo dei terreni ad uso civico sui quali gravano le due attività di Terna. 
Due le opere, di proprietà della società Terna e ricadenti nei terreni ad uso civico del territorio castelnovese, un elettrodotto costruito nel 1985 e una sottostazione elettrica realizzata nel 2014.
Opere queste che, secondo i cittadini dell’Alto Sele, non avrebbero ottenuto le autorizzazioni paesaggistiche richieste dalla legge e per le quali inoltre, il Comune non ha mai riscosso il pagamento dell’indennizzo da parte di Terna.
Così, armati di documenti, alcuni cittadini di Castelnuovo di Conza, affiancati dal Comune e dal primo cittadino, Francesco Di Geronimo, hanno fatto causa a Terna presso il tribunale di Napoli per gli usi civici, chiedendo ai giudici di vagliare la regolarità nell’iter autorizzativo concesso a Terna per l’installazione di tralicci e cavidotto e di valutare e quantificare il risarcimento da liquidare al Comune e quindi, alla collettività.
Valutazioni e risposte queste, sulle quali farà chiarezza una relazione tecnica avviata dal ctu nominato dal tribunale e giunto ieri mattina a Castelnuovo di Conza, che effettuerà una perizia che sarà determinate ai fini dell’esito del provvedimento giudiziario cominciato due anni fa.

Terna – denuncia il sindaco Di Geronimo ha realizzato l’elettrodotto su terreni gravati da uso civico senza aver mai ottenuto le relative autorizzazioni previste dalla legge e senza aver mai pagato il Comune per le opere realizzate. Per questo – chiosa il primo cittadino – il Comune si è costituito in giudizio accanto ai cittadini affinché venga tutelato un loro diritto in un territorio che è stato violentato dalle multinazionali e che ora, non potendo rimuovere le opere poiché fondamentali per l’economia nazionale, dovranno risarcire la comunità con una cifra, che sarà determinata a seguito delle perizie tecniche e alla quale seguirà la sentenza del Commissario agli usi civici chiamato ad esprimersi sulla vicenda”.  
Una battaglia giudiziaria quella della comunità e del sindaco Di Geronimo contro le multinazionali operanti a Castelnuovo di Conza nel settore energetico e nel settore eolico, che vede il Comune battere cassa e presentare il “conto” agli imprenditori.

Soldi questi ultimi, provenienti da eolico e fonti energetiche, che il Comune sta riscuotendo dalle società multinazionali, restituendoli alla comunità attraverso il rimborso diretto da parte di Palazzo di città, del 50% dei costi dell’energia elettrica pagata dai cittadini.