- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Oliveto Citra (Sa)- “Operai mandati sul cantiere senza attrezzature da lavoro e inquadrati contrattualmente in modo discriminatorio, basta con i metodi da schiavisti”. Alza la voce e denuncia con forza al presidente dell’Ente e ai 16 sindaci salernitani della comunità montana dell’area Sele Tanagro, quanto accade da mesi a discapito degli operai stagionali “otd” della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, il sindaco di Castelnuovo di Conza, Francesco Di Geronimo, intervenuto nelle scorse ore durante un consiglio generale straordinario.
Il primo cittadino pone l’accento su un problema che da anni sollevano gli stessi lavoratori residenti nei vari comuni dell’Ente, tra cui Castelnuovo di Conza, Palomonte, Buccino, Santomenna, ecc., e che riguarda l’inquadramento contrattuale dei lavoratori che, a parità di mansioni svolte, varia da 1 a 4.

“È assurdo pensare che un datore di lavoro come un Ente pubblico quale la Comunità Montana discrimini i suoi lavoratori – chiosa il sindaco Di Geronimo.Gli operai -sottolinea il primo cittadino-a parità di mansioni svolte, sono stati però inquadrati contrattualmente in maniera differente e discriminatoria dallo stesso Ente che invece dovrebbe tutelarli. A ciò -denuncia il sindaco- si aggiunge l’assenza di attrezzature”.
Operai inviati sui cantieri ma privi di attrezzature da lavoro: “I comuni-sottolinea il primo cittadino-sono costretti a sopperire all’assenza di attrezzature di cui l’Ente dovrebbe fornirli e che non fa. Operai che vengono immessi nei cantieri quindi, privi di attrezzature e senza dispositivi di protezione individuale”.

Problemi gravi questi, a cui si aggiunge una vicenda che ha fatto balzare dallo scranno di palazzo di città, Di Geronimo: “Nei giorni scorsi i lavoratori dell’Ente che prestano servizio nel comune di Castelnuovo di Conza – racconta – sono stati destinatari di una sanzione disciplinare scritta dal direttore tecnico dei lavori ed elevata con una procedura che viola La legge dello Statuto dei Lavoratori. -Poi, l’appello al presidente dell’Ente, Giovanni Caggiano per- fermare questa situazione assurda. L’Ente tratta i lavoratori come gli schiavisti dell’800 -tuona il sindaco. – È il momento-conclude- di dire basta e tutelare davvero gli operai”.