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Salerno – Si fa intricato, anche politicamente, il caso delle 6mila tonnellate di rifiuti rientrati in Campania dalla Tunisia. Parallelamente all’indagine dalla magistratura, la questione è arrivata in sede di Commissione bicamerale Ecoreati e a Montecitorio. Alle

Manfredi Potenti

iniziative di Fratelli d’Italia si è aggiunta, nelle ultime ore, quella ufficiale della Lega. Sollecitato dal dirigente salernitano Silvestro Amodio, il deputato toscano Manfredi Potenti – che in un recente passato si era occupato della soppressione del Tribunale di Sala Consilina – ha approfondito. Afferma: “In merito alla notizia del ritorno in Italia di circa 6mila tonnellate di rifiuti che quasi due anni fa erano state spedite illegalmente in Tunisia, presenterò già nelle prossime ore al Ministero della Transizione Ecologica un’interrogazione per conoscere le eventuali ed ulteriori responsabilità politiche che sono sottese alla spedizione ed al rientro dei rifiuti che la Regione Campania ha consentito attraverso proprie iniziative amministrative concluse con le Autorità tunisine.

Silvestro Amodio

Faccio quindi appello al Governo, raccogliendo le preoccupazioni espresse in queste ore da altri colleghi parlamentari, al rispetto del regolamento UE n° 1013/2006 e della convenzione di Basilea. E’ possibile dubitare che sia nella fase di spedizione che in quella afferente all’intesa per il rimpatrio di rifiuti di provenienza italiana e già stoccati nel porto di Sousse, vi siano state delle lacune e delle mancanze nei passaggi amministrativi dovuti. L’Italia avrebbe potuto esportare rifiuti di questo tipo solo se effettivamente destinati al riciclo e con previa autorizzazione spettante ai Ministeri dei due Paesi. Parimenti, anche per il rientro in Italia sarebbe stato necessario il rispetto delle norme afferenti alla certa identificazione degli stessi, in specie poiché al loro arrivo in Italia, i detti contenitori sono stati sottoposti a sequestro dall’Autorità Giudiziaria. Come riportato da molte testate informative locali e nazionali di oggi, 24 febbraio 2022, i rifiuti appena rientrati in Italia sarebbero stati sottoposti a sequestro giudiziario su mandato della DDA e destinati ad un’area del comprensorio militare di Persano, nel Comune di Serre. Raccolgo infine la comprensibile preoccupazione della popolazione residente e degli amministratori locali, i quali hanno diritto di conoscere prima possibile quale potrà essere l’esito di questa stranissima vicenda”.

Manfredi Potenti parla a ragion veduta: è membro della Commissione bicamerale Ecoreati che, proprio ieri, ha audito sulla questione i Carabinieri.