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Pellezzano (Sa) – Quella che si celebra oggi è una festa del Lavoro che ha assunto un significato supplementare, secondo il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra. Questa data, secondo il primo cittadino, può essere lo spartiacque per una riflessione collettiva e per una nuova stagione di diritti e di tutele.

“Credo sia maturo il tempo di rivedere lo statuto dei lavoratori, pietra miliare del nostro diritto, ma ormai non più rispondente alle tipologie di lavoro attuali, ai mutamenti della società e alle diverse opzioni contrattuali. Riscriviamolo! Includiamo e allarghiamo la platea dei nuovi lavoratori. Allarghiamo la base dei diritti e delle tutele. Il lavoro non può conoscere distinzioni! È finito, oltre che intollerabile, il tempo delle contrapposizioni e dei distinguo fra lavoratori dipendenti, autonomi e altre tipologie, oltre che le distinzioni tra vari contratti collettivi e le loro applicazioni nella vita quotidiana. È un lavoratore chi timbra un cartellino, chi alza una saracinesca, chi apre un ufficio o uno studio, chi consuma chilometri, chi lavora materie prime, chi lavora nel pubblico, in proprio o nel privato. Proviamo a costruire un nuovo statuto dei lavoratori, con il contributo di tutti: classe dirigente, sindacati, mondo imprenditoriale.  Manteniamo i “pilastri”, ma costruendo su di essi nuove strutture per una fase di riappacificazione e di unità, per una società moderna; con un piede nel secolo scorso, ma con lo sguardo rivolto al futuro”. Questa la proposta del sindaco che arriva come lui stesso ribadisce in questo periodo di emergenza sanitaria in cui tutti abbiamo potuto toccare con mano il peso e il valore del lavoro, sia in termini di sostentamento economico.