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Salerno – Ernesto Sica ritorna in Forza Italia o meglio, come lui afferma “torno ad essere un soldato semplice nell’esercito del Presidente Berlusconi per costruire la proposta dei moderati, quella proposta in cui ho sempre creduto”. Rompe gli indugi, l’ex delfino di De Mita e punta di diamante, per un decennio, della Margherita e del centro sinistra salernitano e sindaco di Pontecagnano. Lo fa comunicando, di proprio pugno la propria decisione condita da tanto di immagine-consacratoria non senza il riferimento a Caldoro, nei riguardi del quale nutre evidente imbarazzo. “Davvero eccezionale e ricca di spunti interessanti – afferma – l’iniziativa ‘L’Italia e l’Europa che vogliamo’ promossa dal Presidente Antonio Tajani. Nel corso dei lavori odierni, ho avuto l’onore di ascoltare uno straordinario intervento del Presidente Silvio Berlusconi. A tutti noi presenti ha saputo trasmettere, come solo lui sa fare, l’entusiasmo degli anni migliori. Il suo nuovo inizio rappresenta, senza dubbio, l’inizio di un’intera comunità. Sono orgoglioso, pertanto, di aver accolto l’invito dell’amico Fulvio Martusciello.Ho superato i dubbi e anche i timori, non ho paura a riconoscerlo, prendendo parte a tre giorni di un dibattito alto e qualificato. Ho incontrato tanti amici, ho rivisto e rivissuto un pezzo della mia vita e incrociato lo sguardo entusiasta di tanti giovani. Ho salutato con immenso piacere Stefano Caldoro, galantuomo di altri tempi, Mara Carfagna, Domenico De Siano e l’amico Enzo Fasano. Credetemi, nella mia esistenza ho commesso errori pagando un prezzo altissimo. Ho rovinato rapporti umani e politici, soffrendone molto ma, allo stesso tempo, ho scoperto affetti autentici e inaspettati. Mi sono rifugiato nel lavoro quotidiano, non ho abbandonato il campo dell’impegno. Il mio percorso è stato ed è anche altro.  E’ l’amore per la mia comunità, per i cittadini; è l’impegno quotidiano e costante per il territorio. Ho affrontato e vinto tante sfide, mai da solo, sempre sostenuto da donne e uomini liberi. Ho cercato e costruito consenso, mi sono confrontato e misurato coi problemi. E oggi lo posso dire con fierezza e convinzione: nutro un grande desiderio di tornare a dare un contibuto. A titolo personale, da soldato semplice, metto a disposizione la mia esperienza.  Non cerco per nessuno motivo percorsi facili e individualistici ma sono interessato a sfide più impegnative. Un soldato semplice nell’esercito del Presidente Berlusconi per costruire la proposta dei moderati, quella proposta in cui ho sempre creduto. Per unire, per crescere, per tornare a vincere”.