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Salerno – La promozione di un mese fa (10 maggio) sembra lontanissima. Passata la voglia di festeggiare, a Salerno oggi prevale la paura. Che in molti si sta trasformando in rabbia. La Lega A convoca due riunioni e non invita la Salernitana, la Figc determina i requisiti per eventuali ripescaggi/riammissioni in serie A, Gravina conferma il dovere di risolvere il nodo-multiproprietà entro il 25 giugno. Nel mentre sul fronte della proprietà tutto – ufficialmente – tace e la costruzione della squadra è solo una ipotesi lontana, i tifosi stanno sostituendo agli striscioni di giubilo quelli di contestazione. Quello sulla Lungoirno è uno dei tanti.