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Mentre l’assessore alla scuola del Comune di Salerno, Gaetana Falcone e quello all’ambiente Massimiliano Natella, considerato un referente per la comunità dei rioni collinari di Salerno, tornano fiduciosi dall’incontro a Napoli nel corso del quale avrebbero strappato una delibera bis per la modifica del piano di ridimensionamento che salva il circolo di Giovi ed Ogliara, a Salerno monta la protesta della scuola Matteo Mari. Docenti e genitori sono infatti pronti ad avviare una raccolta di firme e anche ad attuare una forma di protesta così come fatto in altre scuole che hanno poi visto ascoltate le proprie ragioni rispetto ad una modifica al piano scolastico di ridimensionamento.

Nello specifico la Matteo Mari chiede che si ritorni alla prima formulazione che metteva su carta la nascita dell’Istituto comprensivo con la scuola media Posidonia che, di fatto, già rappresenta un tutt’uno con l’istituto comprensivo di Torrione. Dopo le proteste dei genitori della Scuola Vicinanza, è stato deciso di annettere alla Mari anche l’Istituto Barra arrivando alla creazione di un istituto comprensivo di 1500 alunni che è ingestibile. Non corrisponde al criterio di territorialità che era stato indicato: scuole Barra si trovano nella zona del porto di Salerno mentre l’Istituto comprensivo Mari è a Torrione fanno notare docenti e genitori che hanno sottoscritto un documento per raccogliere le firme con le quali si opporranno alla scelta. Domani o domenica davanti ai cancelli della Matteo Mari ci sarà anche una protesta.