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Ricigliano (Sa) – “Annullata”. È quanto notificato agli uffici di Palazzo di Città a Ricigliano, nelle scorse ore, dalla sede di Palazzo Santa Lucia presso la Regione Campania, circa l’annullamento della Conferenza dei Servizi prevista per il 14 novembre e finalizzata al rilascio dell’autorizzazione ambientale per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi nell’ex opificio di cucine componibili sito nell’area Pip di località Pantano.
A darne comunicazione quindi, è stata la stessa Regione Campania che all’indomani della presentazione del progetto di realizzazione di un impianto di lavorazione rifiuti da parte della società Genco srl che avrebbe fittato il capannone sito in località Pantano e che attualmente è di proprietà della ditta Palmeco che lo aveva rilevato all’asta a seguito del fallimento della società ex cucine Ursi, ne aveva avviato l’iter autorizzativo con l’indizione di una conferenza dei servizi.
Conferenza che però è stata annullata a seguito della presentazione, presso gli uffici del settore ambiente di Palazzo Santa Lucia, di un nuovo progetto da parte della stessa società.
Idea progettuale di cui, già da un anno il territorio di Ricigliano e della Valle del Sele ne erano venuti a conoscenza tanto che un centinaio di cittadini residenti tra i comuni di Ricigliano e San Gregorio Magno sottoscrissero e presentarono a Palazzo di Città, una petizione contro l’insediamento dell’impianto di trattamento rifiuti in località Pantano. Petizione che finì anche all’attenzione dei carabinieri della locale stazione di San Gregorio Magno a seguito di una denuncia tanto che decine di cittadini vennero ascoltati in caserma come persone informate dei fatti, mentre sulla questione vi fu una richiesta di chiarimenti urgenti indirizzata al sindaco e presentata dal capogruppo di minoranza consiliare di Ricigliano, Carmine Malpede, che denunciò la vicenda a Legambiente e all’Ente Riserva Regionale Monti Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro.
Intanto ora da parte sua, l’amministrazione comunale di Ricigliano che da sempre ha dichiarato la sua contrarietà all’impianto, sembra correre ai ripari e dopo aver invocato e ottenuto un tavolo da parte dei 16 sindaci della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro che nelle scorse ore hanno deliberato e votato all’unanimità la contrarietà all’insediamento dell’impianto di rifiuti a Rigliano, il primo cittadino Giuseppe Picciuoli, ha interessato della questione un legale esperto di diritto amministravo e nominato un tecnico che è stato incaricato di stilare una perizia ambientale e geologica che rappresenterebbe le criticità connesse alla realizzazione dell’impianto. Azioni politico amministrative queste ultime, che secondo il primo cittadino di Ricigliano, Picciuoli- “contrasteranno il progetto di realizzazione dell’insediamento di rifiuti a cui l’amministrazione comunale, i cittadini e le associazioni, sono contrari”.