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Ha scritto al presidente della regione Campania, al sindaco di Salerno e al dirigente dell’asl ufficio di prevenzione, l’associazione  Help Tutela e Sostegno dei Consumatori, che, attraverso il suo Vice Presidente Lorenzo Forte, ha espresso grande preoccupazione e allarme per la situazione che si sta verificando nel comune Capoluogo di Salerno in merito ai contagi da Covid 19 e alla capacità di accogliere i pazienti nelle strutture sanitarie.  
“E’ sempre più evidente che una sola USCA in città non è una soluzione adeguata- si legge nel testo della lettera- c’è necessità di aprirne un’altra e di rafforzare i servizi territoriali per essere più efficienti e combattere sul nascere i focolai di contagio”. 
Le immagini (vedi video  delle lunghe file che ogni mattina si registrano davanti alla sede di Salerno dell?usca sono eloquenti. Più di 80 auto in attesa ogni giorno. 
Salerno città ,come confermato anche ieri dal sindaco Vincenzo Napoli,  sta registrando un incremento dei contagi e l’associazione ora chiede che siano resi   pubblici e fruibili i dati del contagio. Infine, Lorenzo forte esprime preoccupazioni sull’Ospedale Ruggi d’Aragona: ” il pronto soccorso è quasi al collasso e al riguardo l’allarme dell’Unità di Crisi è inquietante: un terzo dei contagiati, rispetto al computo provinciale, risiede a Salerno città!  Per l’associazione Help  è anche il momento di dare risposte più puntuali sull’assistenza domiciliare: non è il momento di cercare le responsabilità e di capire cosa non ha funzionato (ci sarà il tempo per farlo) e soprattutto non è il momento delle accuse alle Istituzioni ma è il momento di lavorare insieme e questa volta con trasparenza e con determinazione al fine di bloccare questa situazione che rischia di diventare un emergenza fuori controllo. 
“Per tutti questi motivi rivolgiamo un appello al Sindaco di Salerno, al Presidente della Regione Campania, al Prefetto e al dirigente dell’ Asl affinché si prendano oggi le decisioni necessarie perché domani potrebbe essere troppo tardi! Si provveda a rafforzare l’assistenza territoriale e alla nascita immediata di un’altra USCA nella zona occidentale della città e soprattutto a rendere pubblico ciò che sta succedendo nel capoluogo: si corra ai ripari subito per impedire che la situazione diventi pericolosa e fuori controllo”.