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Per la XXXIII edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, venerdì 10 agosto alle 21.15, Malvarosa in concerto. Marino Cogliani, chitarra, mandola e mandolino; Mimma Virtuoso voce; Maurizio Cuomo chitarra (ingresso 10 euro).Il concerto è diviso in due tempi. Nel primo si attingerà al repertorio dei grandi cantautori, con un repertorio di massima che contempla la scelta tra i seguenti brani: I Treni a vapore, Lindbergh; Generale; Sally; Il Pescatore; Barbera e Champagne; Liberta’obbligatoria; L’anno che verra’; Va’ Pensiero; Una notte in Italia; La Locomotiva; Che sara’; Amara terra mia; Nel blu Dipinto di blu; L’avvelenata; Vedi cara; Il Cielo in Una Stanza; Quando t’ho vista arrivare; Sapore di sale; Una miniera; Emozioni; Margherita; Tanta voglia di lei; Io che ho avuto solo te.

Nel secondo tempo si spazierà nei brani più o meno conosciuti della grande canzone classica napoletana, scegliendo tra: Serenata Napulitana; Lu Cardillo; Palomma; Malafemmena; Spingule Frangese; Marenariello; Mmiezz’o Grano; Funtana all’ombra; Chella Là; La Panse’; Napule è na Canzone; Luna rossa; Era de maggio; Carmela; La Serenata de Polecenella; Anema e Core; Funiculì. L’EnsembleMalvarosa, formatosi nel 1990 ad iniziativa del maestro Maurizio Cogliani, si prefigge il recupero e la valorizzazione di un vasto repertorio di canzoni e romanze appartenenti alla  migliore tradizione napoletana, risalenti prevalentemente all’Ottocento e alla prima metà del Novecento. Esplica questa sua attività attraverso armonizzazioni ed arrangiamenti che compendiano tendenze innovative e sonorità acustiche,  e la creazione di nuove canzoni in vernacolo, ispirate alle liriche di poeti napoletani e salernitani. Nel concerto al Teatro dei Barbuti, I’ensemble Malvarosa proporrà un excursus nella storia della tradizione partenopea attraverso le pagine di  Labriola, De Curtis, Lama, E.A.Mario, Di Capua, Mazzocco, Gambardella così come l’omaggio a diversi musicisti anonimi.  L’Ensemble Malvarosa trasferirà nell’universo sonoro partenopeo il senso della “Nuova musica”, che vuole il nostro tempo veder coesistere una tale mescolanza di stili, di linguaggi, di norme di vita, quale nessun altro periodo della storia musicale è riuscito a riproporre. Sarà un concerto viaggio attraverso i secoli, per dar voce ai brani che hanno scritto le pagine più belle della storia della musica napoletana, in particolare quelli che hanno definito la parentesi tra l’Ottocento ed il Novecento.