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Montecorvino Pugliano (Sa) – Effettuava, avvalendosi di medici-collaboratori assunti a nero, i tamponi antigenici e molecolari per la ricerca del coronavirus ai pazienti senza però aver mai ottenuto le autorizzazioni previste dalla legge. Per questo motivo, gli uomini della Guardia di Finanza di Salerno, in collaborazione con i funzionari dell’Asl di Salerno, hanno sospeso e segnalato al Comune di Montecorvino Pugliano, un centro medico che operava nel territorio comunale di Montecorvino da novembre dello scorso anno.
L’indagine delle “Fiamme gialle” è cominciata a seguito delle segnalazioni di alcuni clienti che, insospettiti dall’assenza dal rilascio da parte del centro medico della ricevuta fiscale e della documentazione sanitaria attestante la prestazione effettuata e gli esiti dei tamponi per la ricerca del covid dal costo tra i 10 e i 35 euro a tampone per una media di 150 tamponi al giorno effettuati dal laboratorio medico, si sono rivolti alla Guardia di Finanza.
Indagini che hanno portato le Fiamme gialle a scoprire sin da un primo momento, in base al rapporto sproporzionato tra fatture emesse e test diagnostici anti-covid effettuati, vi era la presenza di una evidente evasione fiscale messa in campo dal laboratorio medico salernitano.
Dopo gli accertamenti fiscali, gli uomini della Finanza, affiancati dagli ispettori dell’Asl di Salerno, hanno raggiunto il laboratorio medico dove a seguito della richiesta di documenti e autorizzazioni sulla conformità della struttura alle prescrizioni imposte dalla normativa regionale in materia sanitaria, il titolare del laboratorio non ha fornito alcuna documentazione, facendo riscontrare così irregolarità in materia sanitaria ed autorizzativa.
Assenza di autorizzazioni che ha portato il sindaco del comune di Montecorvino Pugliano, Alessandro Chiola, a diffidare il titolare del laboratorio medico nella prosecuzione dell’attività sanitaria illegalmente intrapresa, a sospendere l’esercizio e ad avviare l’iter di chiusura e cessazione dell’attività.
Nell’ambito del maxi controllo inoltre, oltre all’evasione fiscale, i finanzieri hanno scoperto anche che ben tre dei quattro dipendenti addetti all’esecuzione dei tamponi erano stati assunti a “nero” e quindi privi di contratto di lavoro.