- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Quando quello scalo si trasformerà, come originariamente previsto, nel porto-isola? Quando sarà realizzato il ponte di Calatrava (con annesso club nautico) che ridisegnerà l’orografia della costa attraverso la demolizione della attuale strada (originariamente ‘di cantiere’) la quale, senza fori, dal momento della sua costruzione impedisce alle correnti di transitare determinando sul lato esterno l’accumulo di una amplissima spiaggia (non prevista) ed al lato interno la stagnazione dell’acqua salmastra? Quando il Comune realizzerà le opere di propria competenza, quelle di sistemazione della fascia prospiciente il Marina d’Arechi?

Quando, in definitiva, sarà realizzata la ‘parte di fruibilità pubblica’ che pure il progetto originario prevedeva? Risposte che da un paio d’anni a questa parte il Governatore fornisce con sicumera – ipotizzando lo sviluppo infrastrutturale da lì a qualche mese – ogni volta che è ospite nel porto privato, per la verità, tra i più comodi e funzionali del Mediterraneo per imbarcazioni e yacht di ogni dimensione ed oggi nuovamente ‘bandiera blu’ per la qualità e la sostenibilità dei servizi. Di fatto l’estate 2019 inizierà – da questo punto di vista – come si era chiusa la precedente. Anche con l’offerta onerosa ai clienti con posto barca dell’esclusiva spiaggia attrezzata anche con bar e ristorante. Spiaggia accessibile solo dalla ‘strada di cantiere’ che l’ha determinata, e quindi solo dal Marina d’Arechi.