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Salerno – Venerdì 4 settembre 2020, alle ore 21.30, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la XXXV edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, Borderline Danza e Versilia Danza presentano: “Incontri” (Ingresso 10 euro www.postoriservato.it).

La rassegna “Incontri” approda sul palco del Barbuti Festival con uno spettacolo di danza contemporanea frutto di una sinergia tra Borderline Danza e Versiliadanza. Un gemellaggio all’insegna dell’arte tersicorea, come del resto è nello stile della rassegna organizzata dall’Associazione Campania Danza. “Nullos movet aura capillos” (il vento non le muove un capello) è il titolo della coreografia firmata da Virginia Spallarossa e interpretata da Giada Ruoppo. Il presupposto di questa collaborazione artistica tra le due compagnie – Déjà Donné e Borderline Danza- nasce dall’idea di sviluppare un progetto coreografico ispirato dal mito della tragica figura di Niobe – felice madre orgogliosa dei propri figli che viene annientata da divinità crudeli e insensibili restando, letteralmente, impietrita dal dolore per l’uccisione dei suoi figli – così come ci viene tramandato da Ovidio nelle Metamorfosi. In Nullos Movet Aura Capillos, la danza rompe la materia statuaria, la disgrega, distrugge la sua immobilità molecolare, secolare alla ricerca del soffio vitale. Attraverso movimenti essenziali e stilizzati, alternando un’elaborazione del mito e entrando nella contemporaneità, vengono messi in luce parallelismi inaspettati; un gioco e una ricerca coreografica elaborata e raffinata che rimanda alla quotidianità. Versiliadanza ha pensato di portare in scena un lavoro ispirato a Frida Kahlo. Creato e interpretato da Valentina Sechi con la collaborazione di Paola Corsi e Spartaco Cortesi, “Retablo – il mio vestito è appeso là!” nasce dall’esigenza di studiare e “sentire” un corpo sofferente in sintonia con la propria anima. Lo spettacolo si slega dai cliché amorosi e colorati che circondano la figura della pittrice, per portare con sé un senso di profonda accettazione di una parte più viscerale, più oscura. È uno spettacolo che racconta limiti, paure e disagi, vissuti da chi, nonostante tutto, è diventata un’icona del suo tempo, trasformando la sofferenza e la disabilità in una fonte d’ispirazione interiore. La rassegna “Incontri” è sostenuta dal Mibact e dalla Regione Campania. Info: 3289079642 e 089797614 –[email protected].