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La presa di posizione è chiara: no allo spostamento del derby di campionato tra Napoli e Salernitana. E’ il pensiero manifestato attraverso una nota stampa dal Centro Coordinamento Salernitana Club. La gara è in programma sabato allo stadio “Maradona“, ma si attende una decisione sul possibile slittamento a domenica, magari in contemporanea con InterLazio. Il motivo è noto: la formazione di Luciano Spalletti potrebbe vincere lo scudetto. Tanto, però, non basta ai supporters granata: “Nessuno può cambiare le regole in corso d’opera, Salerno e la Salernitana meritano rispetto“, è il succo del comunicato riportato di seguito integralmente.

La nota – In queste ore l’Italia del calcio sta offrendo uno spettacolo penoso e a dir poco ridicolo. Una “teatralizzazione” del presunto diritto a festeggiare quando e dove lo si ritenga opportuno, a scapito di tutti e tutto, sta seriamente rischiando di rovinare il finale del campionato di calcio di serie A.

La tifoseria organizzata della Salernitana – rappresentata dal Centro Coordinamento Salernitana Club – sta seguendo con estrema attenzione l’evoluzione dei fatti che stanno accadendo a Napoli. Si attende dunque la decisione finale della Prefettura di Napoli – che stabilirà eventualmente il differimento a domenica della gara Napoli-Salernitana, prevista per sabato 29, al fine di consentire alla società Napoli di giocare in contemporanea con l’altra gara Inter-Lazio – per esprimere un giudizio complessivo su tale circostanza.

Intanto però è giusto e doveroso – nel rispetto e tutela dell’immagine della tifoseria granata – ricordare a tutti che tale spostamento del derby a domenica 30, solo per consentire ai sostenitori azzurri di poter festeggiare (in caso di risultati favorevoli in contemporanea) la conquista matematica dello scudetto, non è in alcun modo giustificabile. Non esistono motivi di ordine pubblico, non esistono presupposti giuridici a suffragio di una simile iniziativa della Prefettura. L’unica ratio risiede nelle pressioni – operate dalla società azzurra – per poter chiudere la pratica scudetto e organizzare una legittima festa, ma violando palesemente il codice etico del calcio e calpestando il diritto della Salernitana a giocare come da calendario ed avere gli stessi giorni di riposo e allenamento in vista della sfida di mercoledì all’Arechi contro la Fiorentina.

Le regole non si cambiano in corso d’opera, soprattutto se non vi sono seri motivi. Ed è proprio il caso del derby Napoli-Salernitana.