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Il Torino strapazza la Salernitana all’Arechi (0-3) e conquista la seconda vittoria consecutiva.
Arranca ancora la squadra di Sousa che stecca la prima di due partite consecutive in casa (venerdì a Salerno arriverà il Frosinone) e non riesce a riscattare il passo falso di Lecce.
Juric a sorpresa deve fare a meno di Vlasic che non va nemmeno in panchina. Al suo posto sulla trequarti gioca Seck accanto a Radonjic, con Zapata prima punta.

Sousa, che alla vigilia aveva perso Coulibaly per infortunio, conferma il 3-4-2-1 schierando Cabral (e non Kastanos) e Candreva sulla trequarti dietro Botheim. All’Arechi, dopo le polemiche dei giorni scorsi, si rivede Dia che si accomoda in tribuna. Tra gli ospiti vip c’è anche Flavio Briatore che arriva in via Allende insieme al presidente Danilo Iervolino. In avvio la Salernitana è più vivace e prova a farsi vedere nell’area di rigore dei piemontesi con i suoi trequartisti: dopo nemmeno sessanta secondi ci prova Cabral con un tiro dal limite che viene bloccato da Milinkovic-Savic; al decimo, invece, è Candreva a tentare la conclusione a giro che trova pronto alla riposta l’estremo difensore del Toro. Fiammata che si rivelerà illusoria. La squadra di Juric tiene e al primo tentativo passa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Lovato devia involontariamente servendo un assist a Buongiorno che da due passi spinge la sfera in fondo al sacco. Il gol del vantaggio taglia le gambe alla Salernitana che riesce a farsi viva soltanto con qualche sgroppata di Mazzocchi. Il Torino controlla senza problemi e al 43′ raddoppia con Radonjic che dal limite trova un tiro a giro che non lascia scampo ad Ochoa. Sul 2-0 la squadra di Sousa prova a reagire ma è sfortunata: Cabral, servito da Candreva, centra in pieno il palo (il secondo dopo quello colpito a Lecce), sulla ribattuta si avventa Botheim che spara alto.
Nel secondo tempo il portoghese si gioca il tutto per tutto, schierando Ikwemesi, Tchaouna e Martegani e schierando i suoi con il 4-2-3-1. La mossa non paga ed il Torino sfrutta al meglio le praterie che si creano nella metà campo dei campani. Al 5′ arriva il tris: Bellanova sfonda sulla destra, palla al centro per Radonjic che trova il gol dello 0-3. È notte fonda per la Salernitana che al 14′ subisce anche il poker ma la tripletta del serbo viene annullata per fuorigioco. Dettaglio che non cambia la storia del match. Al triplice fischio la festa è del Torino. Per Sousa e per la Salernitana c’è tanto ancora da lavorare.