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Ascea Marina (Sa) – Federico Sanguineti (Università di Salerno) e Mario Cantilena (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) terranno le lectio brevis di martedì 17 e giovedì 19 agosto, seguite dai recital a tema di Gianluigi Tosto. Venerdì 20 agosto, nel cuore del Parco Archeologico, si terrà uno degli appuntamenti più originali e attesi del festival: la conversazione-spettacolo dedicata al filosofo che a Velia fondò la scuola eleatica e la filosofia occidentale. Parteciperanno all’evento i professori Mauro Tulli, Franco Ferrari, Emanuele Stolfi e Luigi Vecchio. Qui, il contributo dell’attore Gianluigi Tosto sarà accompagnato dall’arpa di Adriana Cioffi.  

L’evento speciale è anche un’occasione importante per ricordare ancora una volta il filosofo Aldo Masullo, a cui è dedicata questa XXIV edizione di VeliaTeatro, a un anno dalla sua morte. Il grande pensatore napoletano fu animatore e protagonista della mobilitazione civile per la riqualificazione del paesaggio e la tutela della città antica, minacciata dalla speculazione edilizia, contribuendo all’approvazione della Legge Regionale “Daniele” del 2005, purtroppo ancora in parte inattuata. E resta memorabile il suo riferimento a Parmenide e alla scuola eleatica in un Appello ai Giovani di Grecia: “La verità è nel presente. Mai il passato è il nostro destino, né quando ci narra la gloria né quando rievoca sventure. Il nostro destino è il presente, lo sono i problemi che incombono e le forze morali che sappiamo mettere in campo per affrontarli. […]  Parmenide di Elea, medico, politico, stratega, con questo spirito servì la sua città, guidandone il popolo, incarnandone la verità. Ciò gli fu possibile, poiché fu filosofo. Aveva cioè capito che, in ultima analisi, la verità non è mai questa o quella decisione, questo o quel progetto, questo o quell’impegno, ma il pensiero. […] Il pensiero è il solo potere che, se non siamo noi stessi a rinunciarvi, nessuno ci può togliere.” 

Martedì_17_Agosto – Arena Zenone 

DANTE E GLI ALTRI 

Viaggio dentro e intorno alla Divina Commedia. Inferno 

di e con Gianluigi Tosto 

  • SPIEGARE DANTE IN QUINDICI MINUTI 

Lectio brevis di Federico Sanguineti, professore ordinario di Filologia italiana all’Università di Salerno Segue spettacolo 

Verso le celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante Alighieri I più famosi Canti ed episodi dell’Inferno introdotti e commentati dalla voce di grandi poeti ed autori della letteratura internazionale, nostri contemporanei o contemporanei di Dante. È questo il senso del titolo “Dante e gli altri” che si è voluto dare a questo recital, nel quale, oltre ad ascoltare i versi del Sommo Poeta, avremo occasione di soffermarci brevemente su quello che altri famosi poeti e letterati hanno detto su Dante e sulla sua Commedia, o su come l’opera o la vita del Sommo Vate siano servite di ispirazione per la scrittura di altre opere letterarie. 

Senza addentrarsi assolutamente nella “selva oscura” dell’esegesi critica più dotta e radicale, sono state scelte alcune pagine di facile comprensione di autori quali Borges, Manganelli,Claudel, Coleridge, Eliott, Foscolo, Boccaccio, Franco Sacchetti, Primo Levi, che contribuiscono a illuminare i versi più conosciuti di Dante di una luce inedita, arricchendo così il nostro approccio ad essi e, in alcuni casi, permettendoci di avvicinare le pagine della più grande opera poetica dell’Occidente con un sorriso o con una leggerezza che ne faciliti l’ascolto. Posto unico € 20 

Giovedì 19 Agosto – Arena Zenone 

ODISSEA di Omero 

OMERO TEATRALE: LA CONSANGUINEITÀ TRA EPICA E TRAGEDIA 

Lectio brevis di Mario Cantilena, già professore ordinario di Letteratura greca all’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. Segue spettacolo. Con Gianluigi Tosto  

La struttura narrativa dell’Odissea è molto più varia e articolata di quella dell’Iliade e ben diversi sono i toni e le atmosfere che si incontrano seguendo Ulisse nelle sue lunghe peregrinazioni. I suoni e i clamori della guerra di Troiae dei grandi duelli fra eroi lasciano il posto alla malinconia e alla nostalgia della patria, alla delicatezza dell’incontro con Nausicaa, alla festosità dell’accoglienza dei Feaci, al pianto per il racconto di Demodoco, allo stupore, la meraviglia e il terrore degli incontri con Polifemo, Circe, il Regno dei Morti, le Sirene, Eolo, fino alla determinazione nell’affrontare i Proci e alla commozione del riconoscimento con Telemaco e Penelope. 

Gli episodi e i personaggi dell’Odissea appartengono alla nostra cultura da sempre e sono delle pietre miliari nella formazione del nostro immaginario. Moderna e attuale è la figura di Ulisse, e lì dove nell’Iliade predominava l’azione brutale e istintiva, senza ripensamenti, degli eroi sul campo di battaglia, nell’Odissea prevale il pensiero, il ragionamento, il calcolo del suo protagonista che prelude comunque sempre ad un’azione efficace e ben meditata. 

 Posto unico € 20 

Venerdì 20 Agosto – Antico Teatro di Elea Velia – Parco Archeologico 

IL VIAGGIO DI PARMENIDE 

da I Frammenti di Parmenide di Elea 

Brevi interventi di Mauro Tulli, professore associato di Grammatica Greca dal 1998 presso l’Università di Pisa e dal 2006 professore ordinario di Letteratura Greca; Franco Ferrari, professore ordinario di Filosofia antica presso l’Università di Pavia; Emanuele Stolfi, professore ordinario di Diritto romano e diritti dell’antichità presso l’Università di Siena; Luigi Vecchio, professore di Storia greca presso il corso di laurea triennale in Beni culturali e di Epigrafia greca presso il corso di laurea magistrale in Archeologia e culture antiche dell’Università degli Studi di Salerno. Segue lettura scenica. Traduzione di Angelo Pasquinelli 

Lettura scenica Gianluigi Tosto Arpa Adriana Cioffi 

 

VeliaTeatro Festival propone la lettura e il commento di un testo molto difficile da interpretare anche perché molto difficile da ricostruire, di un testo, ad un tempo, di fondamentale importanza nella cornice che ci vede raccolti sulla costa del Cilento colonizzata dai Greci di Focea: il poema di Parmenide, il grande intellettuale vissuto qui fra il VI e il V secolo avanti Cristo, un poema scritto con la lingua e con lo stile di Omero e di Esiodo, che racchiude, nel fascino di ben costruiti esametri, dottrine decisive per la storia del pensiero dei Greci e, tramite Platone, per la storia del pensiero europeo. La tradizione purtroppo ne conserva solo frammenti, che in ogni caso rendono possibile capirne il complessivo schema e seguirne il generale impianto argomentativo. Il racconto, citato da Sesto Empirico, di un viaggio compiuto da Parmenide apriva il poema, un viaggio sul carro guidato dalle figlie del Sole per abbandonare le tenebre del non sapere, verso la luce del sapere. Dopo la sosta presso la porta di Dike, il racconto rievoca l’accoglienza di Parmenide presso la dea custode del sapere, che ha la funzione di Musa, per l’investitura e per l’ispirazione. La dea subito distingue due campi del sapere o del non sapere, l’aletheia, la verità, e la doxa, l’opinione. Ma il poema qui ha numerose lacune, dalle quali emerge la celebre immagine della scelta fra le strade, forse in polemica con Eraclito, certo per un rifiuto del non sapere che offusca la mente dei mortali. L’aletheia, la verità, trovava il suo cuore nella riflessione che richiama Simplicio, con l’ampio panorama, di forte matrice razionalistica, sull’essere che non muta, immobile, senza nascita e senza fine, compatto, di forma sferica, in equilibrio ammirevole. Nell’ultima parte, il poema entrava in contatto con la doxa, l’opinione: pur fra numerose lacune qui splende la raffigurazione del giorno e della notte, del cielo e della luna, con intuizioni di notevole modernità. [Mauro Tulli] 

Posto unico € 25 

Inizio spettacoli ore 21.00

Arena Zenone – Fondazione Alario – Viale Parmenide, frazione Marina di Ascea (SA)

Costo biglietto € 20  Under 12 anni € 10 

Teatro Antico di Elea Velia – Parco Archeologico – Piazzale Amedeo Maiuri, Ascea – (SA) 

Costo biglietto € 25  Under 12 anni € 10