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Buccino (Sa) – La gigantografia dell’effigie della Vergine Maria Immacolata, patrona della città di BuccinoVolcei, affissa ieri nella piazza principale della città di Buccino per chiedere la fine della pandemia da covid-19.

Si affida alla Santa protettrice, il popolo buccinese, che chiede la grazia di ritornare alla normalità.

Nonostante l’isolamento per via del coronavirus – spiega il parroco di Buccino, don Angelo Maria Addesso, – la città si unisce sotto il manto protettivo della Madonna a cui ora, più che mai, affidiamo tutta l’umanità, la Chiesa, le anime dei defunti, dei malati di covid-19 e di tutti coloro che si prodigano per la salute e la sussistenza di tutti noi e della nostra città. A partire da oggi e ogni sera-aggiunge il sacerdote- dalle nostre case, alle ore 19:00, ci ritroveremo per pregare la Madonna Immacolata, mentre dal Santuario di Buccino, una musica mariana ci richiamerà alla preghiera del Rosario, e vivere così il nostro “mese mariano” 2020”.

Fede ma anche speranza e devozione popolare quella del popolo buccinese che nei momenti difficili si rafforza, rimandando alla memoria storica, il giugno del 1537 quando il popolo volceiano fu decimato dalla peste.

In quella drammatica occasione, i buccinesi si recarono in località San Mauro, zona periferica del paese dove vi era l’effigie dell’Immacolata Concezione.

Immagine che il popolo portò in processione, tra canti, preghiere e speranze, tanto il mese successivo, la peste cessò. Oggi, come nel 1537, i volceiani si affidano all’Immacolata affinché liberi l’Italia dal coronavirus.