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«Dobbiamo recupera altri consensi, essere sempre più presenti sul territorio anche se in questo momento i sondaggi sono favorevoli». E’ stato il monito lanciato da Cosimo Sibilia, candidato alla Camera come capolista, che questa mattina ha presentato la squadra di Forza Italia: Pietro Foglia schierato nel collegio cittadino, Carmela Grasso in quello di Ariano, Pino Galati al Senato, Sandra Lonardo, capolista al Senato e Ines Fruncillo, nella lista per la Camera.
E rispetto alla scelta dei candidati ha osservato: «C’erano tanti autorevoli nomi che potevano essere inseriti in lista e questo non è avvenuto, ma dobbiamo essere responsabili. Per Galati, la scelta è dipesa dalla suddivisione dei collegi a livello nazionale che poi ha avuto una ricaduta sui territorio. E’ un candidato di qualità e lo ha dimostrato quando è stato chiamato a fare parte del Governo».
Foglia ha continuato: «Quelli del M5s invece dovrebbe dire quali esperienze hanno accumulato nel campo lavorativo. Qualcuno si ritrova candidato con soli 250 click. Questa è la sua base elettorale. C’è chi è stato ritratto in foto con Berlusconi e si giustifica dicendo che era un incontro per trattare del trasferimento del calciatore Locatelli. Tutti sanno che quella è era una cena elettorale».
E’ stata dunque la volta di Grasso: «Mi trovo ad affrontare un avversario come De Mita. Oggi la gente è stufa di questa situazione e il rischio è che si finisca a non credere più a nulla».
Galati ha sottolineato che «i problemi di questa provincia sono i problemi del Sud. Siamo in un mondo globalizzato e dobbiamo farcela insieme con politiche di sviluppo comune. Siamo la sola forza politica in grado di governare a differenza del M5s e del centrosinistra».
Lonardo ha raccontato la sua storia: «Dieci anni fa è cominciata la mia odissea giudiziaria. Mi sono sentita perseguitata come centinaia di migliaia italiani. Ma ho continuato a credere nella giustizia. Sono stata definita impresentabile da Rosy Bindi – quel giorno sono quasi svenuta – e poi assolta con formula piena. Avevo fatto una campagna elettorale con lo smartphone, lontana dal territorio, ottenendo un grande consenso.  Ora c’è bisogno di una riforma della giustizia».
A concludere Fruncillo che ha ricordato la sua militanza ventennale del partito: «La mia candidatura oggi è uno splendido regalo. Siamo stati gli unici a dare speranza all’Italia negli anni 90 e continueremo a farlo».