“A 72 ore dalla trasferta di Firenze arriva la decisione di aprire il settore ai residenti in Campania. Tuttavia, viene confermata la disponibilità di soli 380 tagliandi per gli ospiti. Troviamo inaccettabile partecipare a una vera e propria lotteria, che rischia di penalizzare la maggioranza dei ragazzi che vorrebbero onorare al meglio la trasferta di Firenze”. Lo affermano gli ultras della Curva A e della Curva B di Napoli annunciando che non parteciperanno alla trasferta di sabato sera a Firenze in una nota dal titolo “380 posti? 0 dignità”.
“Siamo stufi – scrivono – di decisioni cambiate repentinamente e discriminatorie nei confronti del movimento ultras. Ci colpisce il silenzio complice della Ssc Napoli, che continua a essere un modello vincente sul campo, ma non ha ancora imparato a riservare la giusta considerazione ai propri principali clienti. Ci si riempie la bocca di modelli che, però, prevedono oculati strumenti di marketing, i quali garantiscono ai ‘clienti’ migliori di essere sempre presenti, senza dover partecipare a improvvisate lotterie insieme a persone che si ritrovano, forse per la prima volta, in un settore ospiti. Ai signori dell’Osservatorio diciamo di stare tranquilli: a queste condizioni, siamo noi a decidere di non essere presenti a Firenze, per i nostri gruppi e per la nostra dignità!”.
“Siamo stufi – scrivono – di decisioni cambiate repentinamente e discriminatorie nei confronti del movimento ultras. Ci colpisce il silenzio complice della Ssc Napoli, che continua a essere un modello vincente sul campo, ma non ha ancora imparato a riservare la giusta considerazione ai propri principali clienti. Ci si riempie la bocca di modelli che, però, prevedono oculati strumenti di marketing, i quali garantiscono ai ‘clienti’ migliori di essere sempre presenti, senza dover partecipare a improvvisate lotterie insieme a persone che si ritrovano, forse per la prima volta, in un settore ospiti. Ai signori dell’Osservatorio diciamo di stare tranquilli: a queste condizioni, siamo noi a decidere di non essere presenti a Firenze, per i nostri gruppi e per la nostra dignità!”.