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Ritorna sull’emergenza loculi nel cimitero di Ariano Irpino il rappresentante  del Movimento 5 Stelle Generoso Maraia. La vicenda è nota a tutti e va avanti da tempo. L’esponente pentastellato torna alla carica contro l’amministrazione Gambacorta che – sostiene-” non è in grado di far rispettare i diritti e gli interessi economici dei cittadini”

Inoltre allo stato attuale gli unici ad essersi esposti economicamente sono proprio gli arianesi che hanno partecipato al bando del Comune per la richiesta di loculi o cappelle gentilizie. Il contributo di 400.000 euro versato dai cittadini  non ha prodotto l’inizio dei lavori, anzi il rischio è quello di perdere i soldi se l’amministrazione non si oppone alla diffida della ditta Spinosa Spa.

La questione  è comica– prosegue Gerneroso Maraia –  visto che i rischi economici e le spese che una ditta affronta in una  normale procedura di concessione di lavori pubblici solo ad Ariano Irpino vengono trasferiti dalla Ditta al Comune. Si è di fronte ad una evidente una procedura illecita”.

Il Sindaco faccia rispettare la legge – tuona il rappresentante del tricolle – Può e deve diffidare l’ATI Spinosa a iniziare subito i lavori per due motivi : l’opera è a costo zero per il Comune; la grave carenza di loculi  obbliga molti ad emigrare in altre città per garantire l’eterno riposo ai propri cari.”

Sempre come riferisce l’esponente 5 Stelle,il Comune continua a ricevere diffide dalla ditta Spinosa sulla questione dell’ampliamento del  cimitero, senza controbattere alcunché invece di intimare la stessa ditta a cominciare i lavori al più presto. Quindi sarebbero insenstate le rivendicazione della Spinosa spa rispetto al problema dell’acquisto dei manufatti inveduti.

“Si tratta di un falso problema. Il Piano Economico Finanziario approvato dal Consiglio del Comune di Ariano Irpino ha espressamente previsto che la realizzazione dell’intera opera debba essere a costo zero per l’Ente e che i manufatti cimiteriali invenduti, al termine dei 15 anni di concessione, verranno venduti di volta in volta dal Comune stesso, che a sua volta si limiterà a stornare alla ditta Spinosa le somme di volta in volta incassate.”

 Maraia ricorda pure che nelle concessioni, come nelle gare di appalto, esiste la quota di rischio per l’impresa vincitrice e in questo caso il rischio è costituito proprio dall’invenduto. Un rischio per l’Impresa e non di certo del Comune, come appare chiaro in diverse deliberazioni dell’Anticorruzione.

“L’obbligo di acquisto dell’invenduto è stato illegittimamente inserito (non si comprende bene per quale motivo) esclusivamente nel contratto stipulato tra la Spinosa ed il Comune attraverso una clausola nulla e di nessun effetto poiché apposta nel contratto in violazione della normativa sui contratti pubblici,  di quella sul funzionamento degli enti locali, e  di tutti gli atti presupposti.La transazione che il Comune si accinge a firmare è l’ennesimo tentativo, ingiustificabile, di scaricare sui cittadini arianesi una somma di circa due milioni di euro, ad esclusivo vantaggio della ditta costruttrice”– precisa ancora.

Il rappresentante del tricolle in conclusione chiede che il Sindaco diffidi immediatamente la ditta Spinosa affinché avvii immediatamente i lavori a sue spese. Chiede ancora che non venga portata a termine alcuna transazion perchè essa rappresenterebbe un danno a spese degli arianesi.

Ed inoltre informa  di aver attenzionato della questione la Procura della Corte dei Conti e l’ANAC al fine di valutare se sono stati compiuti degli illeciti e se questa spregiudicata operazione abbia causato un danno erariale per il Comune di Ariano Irpino, con l’intenzione di individuare i diretti responsabili dell’intera vicenda.