- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Senza acqua da 24 ore. Una situazione che da emergenziale è diventata drammatica. Ad Ariano Irpino la gente è disperata. Perché se è vero che la crisi da qualche settimana sta interessando diversi comuni tra Sannio e Irpinia è anche vero che nella Città del Tricolle la misura della sopportazione è colma oramai da un pezzo. E nel mirino della popolazione, questa volta, oltre che l’Alto Calore, finisce pure l’amministrazione comunale guidata da Domenico Gambacorta.
“Non abbiamo alcuna responsabilità” – è il leitmotiv che risuona dal palazzo municipale. Ma è un motivo che non riscuote più successo tra i cittadini arianesi. Sulle pagine facebook istituzionali e non, infatti, i giudizi sull’operato di Gambacorta e della sua squadra di governo sono impietosi.
“L’amministrazione comunale, – scrive Annalisa – invece di lasciare i cittadini in balia del nulla dovrebbe iniziare a pensare seriamente di fornire sussidi, soprattutto ai meno abbienti, per permettere l’acquisto di serbatoi”. Da qui l’amara conclusione: “Ormai Ariano è terra di nessuno e non ci sentiamo affatto rappresentati e difesi”
A farle eco è Cinzia che di discolpare il Comune proprio non ne vuole sapere: “Dopo 24 ore la responsabilità è anche e soprattutto di questa amministrazione, procedete a distribuire acqua invece di pubblicizzare case dell’acqua a pagamento”.
“Fate qualcosa” è l’invocazione più ripetuta nelle piazze virtuali di Ariano Irpino. “Il mio consiglio, – scrive Gabriele – cari amministratori, è di agire. Perché quello che si vede in questi giorni è aberrante e degradante”.
E ancora, per Giuseppe, “la colpa è di chi continua a farsi rappresentare dalle stesse persone che per anni non hanno fatto nulla per questo paese”. “Noi siamo senza acqua e voi… ve ne lavate le mani” – l’amara e ironica riflessione suggerita da altri. E potremmo proseguire per ore.
Perché è unanime il coro di dissenso. Sul banco degli imputati, questa volta, a sedere sono il sindaco Gambacorta e la sua amministrazione.