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Avellino – “La mozione di sfiducia è un solo tentativo di restaurazione  dei vecchi sistemi di gestione del potere partitocratico”. All’indomani della mozione di sfiducia, Vincenzo Ciampi, non usa mezzi termini. Ad oggi, però, il sindaco pentastellato può contare sulla carta dissesto per evitare la chiusura anticipata del suo mandato.

“Se l’opposizione ha voluto intraprendere questo percorso ne prendo atto – continua – Da un punto vista squisitamente politico, è un tentativo di restaurazione dei vecchi sistemi di gestione del potere partitocratico. In questo momento basta vedere la loro unione senza distinzioni di colori – ammette Ciampi – Il loro unico tentativo è fermare il cambiamento. Ad oggi si ripropone la sfida tra il cambiamento e la restaurazione”. “La mia unica responsabilità – ammette – Inerente al mancato dialogo potrebbe essere questa mia rigidità sul cambiamento, ma non avrei mai fatto un passo indietro anche per una questione morale”.

Ciampi conclude il suo intervento con un pensiero, appunto, sul dissesto: “Nei prossimi giorni avremo un evento decisivo – spiega – Riguarderà l’approvazione del consuntivo e sul rimedio da adottare”. “Dal momento in cui passerà l’ipotesi del dissesto – conclude – Sarebbe un elemento di rottura con il passato, e soprattutto si andrebbero a costituire le condizioni per intraprendere un discorso di governo di solidarietà“.