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È morto il musicista Marcello Colasurdo, grande interprete della tammorra e della canzone popolare vesuviana, voce storica dei Zezi di Pomigliano d’Arco.

L’annuncio sulla sua pagina Facebook. Era nato a Campobasso nel 1955. Molte le sue collaborazioni, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare agli Almamegretta. È stato anche attore con Fellini e Martone. “Adesso alzate le vostre tammorre nell’alto dei cieli e suonate per me! Io da lì continuero’ a suonare per voi nei cerchi della terra e dei Campi Elisi. Grazie a tutti per l’amore che mi avete dato!”, si legge nel post che è stato pubblicato sulla sua pagina Fb e che ha suscitato subito il cordoglio della rete. “È meglio ‘na tammurriata ca ‘na guerra“. Questo il motto di Marcello Colasurdo che, da Napoli all’Irpinia, non smette di risuonare. Figlio di Mamma Schiavona, cittadino onorario di Ospedaletto d’Alpinolo dal 2020, cantore della tradizione popolare più vera, autentica, un maestro della tammorra.

Ad Avellino, Colasurdo fu sottoposto ad intervento all’Ospedale Moscati poi la lunga riabilitazione presso la Casa di Cura Hermitage a Napoli. La vista con il tempo si è ridotta a causa retinopatia diabetica e sempre il diabete lo aveva costretto a subire l’amputazione di una gamba. Purtroppo poi una brutta caduta in casa ha peggiorato le sue condizioni. Lo scorso aprile è stato protagonista e cantore del Provinciale, programma Rai che ha raccontato l’Irpinia Colasurdo ha raccontato il suo amore per Mamma Schiavona. “La nostra cultura popolare, contadina e  pastorale ‘ven a luntan come le fronne. Comm i cant nuost. Noi quando veniamo qui sopra (a Montevergine, ndr.) il sacerdote non fa altro che scostarsi all’altare per dare spazio alle paranze per onorare Mamma Schiavona. Ogni canto per noi è una preghiera, ogni storia è lo stesso per noi Lei è la mamma di tutte le mamme”.

“Terra di lupi, poeti e musicisti”: la Rai omaggia l’Irpinia con “Il Provinciale”