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Avellino – Gli esercenti del centro storico di Avellino lavorano ad un piano del commercio comunale,  insieme al Comitato “Avellino Trasparenza e Partecipazione”. E’ quanto emerso dall’incontro avuto dal comitato stesso con alcuni commercianti del centro storico e con il gruppo “Centro storico Social District”. Oggetto dell’incontro il rilancio del centro storico nel suo complesso: rilancio commerciale, culturale, turistico e urbanistico.

“In questo primo incontro – spiegano  le parti – è emerso chiaramente che il centro storico è stato abbandonato a se stesso, evidentemente non ha fatto parte dell’agenda di Palazzo di città. La gestione dei rifiuti, l’illuminazione pubblica, i cantieri, la Dogana, la viabilità  sono le principali note dolenti. Servizi assolutamente non degni di un Centro Storico di un capoluogo di provincia. Poi un capitolo a parte merita la tassazione locale particolare elevata. IMU, TARI, TASI, tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) a fronte di servizi inefficienti”.

Una presa di posizione che rappresenta la distanza che da tempo si registra dall’Amministrazione di Piazza Del Popolo. Non è la prima volta che in commercianti  rivendicano un maggiore coinvolgimento. Richiesta che il più delle volte è stata disattesa senza alcuna motivazione. Una sorta di provocazione quella che viene lanciata in attesa che ci sia una effettiva  partecipazione della categoria.

Le parti hanno intenzione di rivedersi e, con spirito partecipativo e metodo trasparente, vogliono dare il proprio contributo per la predisposizione di un Piano del Commercio Comunale per pianificare, progettare e realizzare politiche attive di sostegno delle attività commerciali attraverso la valorizzazione del centro storico, la salvaguardia delle piccole attività commerciali, l’integrazione con le politiche culturali e turistiche del Comune” – concludono.