Avellino – Le 2000 presenze registrate allo Stay Music Festival hanno confermato la qualità della proposta del Forum dei Giovani e della Pro loco.
Entusiasta il presidente Stefano Luongo che si è soffermato ad evidenziare quanto sia stata importante anche la scelta della location, il Parco Manganelli, per lo svolgimento dell’evento.
“ Abbiamo dimostrato all’intera città l’enorme potenziale del Parco – ha detto Luongo – i numeri raggiunti sono da capogiro, speriamo che la nostra iniziativa non resti fine a se stessa ma che funga da esempio per il futuro per tutte quelle associazioni e per quanti si occupano dell’organizzazione di eventi “.
Ad oggi lo Stay Music Festival è un capitolo chiuso, ma nonostante gli elogi, i ragazzi del Forum pensano già al futuro. “ Fanno piacere i complimenti – ha continuato – ma dobbiamo già voltare pagina e pensare alle programmazioni future. La prossima manifestazione, alla quale già stiamo lavorando, è Il Borgo dei Filosofi, una rassegna culturale basata su diversi incontri che negli anni scorsi ha riscosso molta partecipazione. Speriamo di confermare gli stessi numeri e magari superarli “.
Il mandato di Stefano Luongo scadrà a Maggio del 2018, perciò i ragazzi avranno ancora un altro anno e mezzo per impegnarsi a fondo con i loro progetti e cercare di far vivere le loro idee. “ Il Forum è solo il punto di partenza di una rete molto grande – ha spiegato ancora il presidente – collaborano con noi molti ragazzi dai 18 ai 30 anni, i quali appartengono a settori diversi come lo sport, il giornalismo, la musica e il sociale. Tutti insieme possiamo fare la differenza e far risorgere del tutto la cultura e la movida ad Avellino, città attualmente ritenuta un cantiere fermo con le quattro frecce “.
“ Tutto ciò che abbiamo realizzato – ha concluso Luongo – e mi riferisco, a parte lo Stay, alle iniziative come il Social Basket e la sala musica nella Casina del Principe, resterà attivo anche dopo che scadrà il nostro mandato. Ci impegneremo a fondo fino all’ultimo giorno per lasciare una bella eredità a chi prenderà il nostro posto “.
di Michael Mambri