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Il Comune di Avellino finalmente cerca di adeguarsi con la società moderna e inaugura la prima seduta digitale di Consiglio comunale.

Per un’occasione al sapor di meglio tardi che mai, le pattuglie di maggioranza si fanno trovare presenti in prima convocazione, come non accadeva da tempo.

Un entusiasmo da primo giorno di scuola quello che esternano i consiglieri mentre sperimentano nuovi microfoni con sistema di prenotazione, appello e votazioni digitali, cronometro degli interventi. Il tutto collegato a due monitor in rete per snellire e digitalizzare tutte le procedure, a partire dalle convocazioni delle sedute, ed ottenere i verbali in tempi più rapidi. 

Un sistema innovativo il cui costo ancora non è stato reso noto e nessuno in Aula dice di saperne nulla.

Quindi gli argomenti all’ordine del giorno, con il via libera ad una proposta di sdemanializzazione di un piccolo relitto, poi le mozioni presentati dai consiglieri di opposizione.

Via libera alla mozione di indirizzo contro l’autonomia differenziata presentata dal consigliere M5s Nando Picariello,  approvata con 17 voti favorevoli ad eccezione di quello contrario del consigliere della Lega Monica Spiezia.

Picariello impegna l’Aula a “sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione, prevedendo una limitazione alle Regioni di poter richiedere nuove competenze, con l’introduzione di una clausola di supremazia a tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica;
A sollecitare la definizione dei LEP e gli altri strumenti perequativi e di eliminazione delle attuali diseguaglianze, come già previsti dalla Costituzione e dalla legislazione vigente, a partire dai criteri per il riparto del fondo sanitario nazionale;
A
d interessare l’ANCI affinchè i Sindaci siano ammessi al Tavolo istituzionale Stato-Regioni per la piena partecipazione dei Comuni sia al processo formativo della Legge sia al procedimento amministrativo per la definizione delle intese”.

Quindi gli altri argomenti da tempo rinviati dall’Aula presentati dal consigliere di APP Francesco Iandolo, a partire dal conferimento dei benefici della Legge Bacchelli all’artista Marcello Colasurdo verso il quale è in corso una mobilitazione dopo che una caduta gli è costata la vista.

Via libera anche alla rchiesta al governo e al Parlamento dell’immediato ripristino del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane anche se sul punto si registra un botta e risposta tra il consigliere Iandolo e il sindaco Gianluca Festa che non ci sta a sentire parlare di ritardi per una città che dice di star portando alla ribalta nazionale.

Successivamente non passa la proposta, sempre di Iandolo, di fare dell’ex Eliseo una scuola pubblica di cinema in Campania. E’ sempre il sindaco ad arringare l’Aula in pieno stile comizio elettorale, rivendicando i traguardi raggiunti dalla sua amministrazione per il rilancio della Casa del Cinema avviati con la riapertura della struttura  con il premio Ettore Scola, poi una serie di mostre ( in corso quella su Banksy) , fino prossima attivazione di corsi di cinema che il sindaco dice già ha programmato.

Iandolo incalza anche sulla stasi della Fondazione di partecipazione per la gestione associata delle strutture a vocazioni culturale, ma anche in questo caso Festa fa spallucce.

La maggiorana boccia anche la mozione per garantire dignità retributiva degli appalti comunali perchè, sempre come dice il sindaco in Aula, “appare inutile e superflua visto che già è garantito rispetto a attenzioni per tutti il lavoro e i nostri lavoratori”.