- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

La discussione sull’Autostazione e lo spostamento dei pullman continua a tenere banco in città, con i sindacati di categoria che sono pronti a scendere in campo.

«Non è stata mai compresa la soluzione di avere due Terminal in città – denuncia Luca Napolitano, segretario Filt Cgil –  e lo spostamento senza senso delle corse extra–regionali presso la stazione ferroviaria, cosa che ha prodotto non pochi disagi all’utenza; purtroppo  le scelte attuali, così come si va vociferando, vanno nella stessa direzione, non risolvendo il problema degli utenti e degli stessi addetti ai lavori».

In attesa che venga trovata una soluzione definitiva al problema dei pullman in città, Napolitano si dice preoccupato per le proposte tampone su cui si sta ragionando in questi giorni. «La soluzione eventualmente prospettata di ubicare a Campo Genova il parcheggio degli autobus creerebbe non pochi problemi, soprattutto  in alcuni giorni,  sia per la concomitanza di eventi sportivi che per il mercato, e, seppur si riuscisse a superare tali problematiche,  sarebbe una soluzione penalizzante per gli utenti del servizio perché soluzione troppo decentrata rispetto al centro città e alla ubicazione dei plessi scolastici – denuncia. L’altra ipotesi sul tavolo, e precisamente lo spostamento degli autobus, circa il 20/25%, che attualmente si attestano a piazza Kennedy, in una stradina adiacente la nuova autostazione (via Moccia, ndr),  avrebbe il grande problema di spazi insufficienti per garantire un corretto e sicuro servizio di salita e discesa dei viaggiatori, nonché la mancanza di stalli adeguati per la sosta ed infine la mancanza assoluta di servizi per gli stessi addetti ai lavori, per non parlare del caos che si verrebbe a creare tra gli utenti che dovrebbero ricordare quali bus partono da una parte e quale dall’altra».

La zona nei pressi dell’Autostazione presenta dunque una serie di criticità e, al momento, secondo Napolitano non sarebbe possibile spostare le corse in quell’area: «E’ sprovvista di ogni forma di assistenza ai passeggeri, è priva di segnaletica orizzontale, per non parlare delle più elementari norme della sicurezza sia per l’utenza che per gli operatori di esercizio, dovuta soprattutto all’eventuale retromarcia da effettuare per la sosta in attesa di partenza, senza calcolare la lunga sosta dei bus in attesa degli orari  per le partenze, contravvenendo all’articolo 40 codice della strada per lo spazio di manovra degli autobus e per l’immissione in circolazione degli stessi».

Oltre a queste problematiche, il dislocamento del terminal in più punti della città rischia di creare seri problemi a tutta l’economia del trasporto pubblico locale: «La separazione del trasporto collettivo porta alla morte dello stesso in una provincia dove il 95% viene svolto su gomma; non è pensabile che ancora oggi vi siano solo proposte provvisorie che creano  disagi agli utenti e lavoratori, non è più pensabile a un terminal bus nel centro della città, ma eventualmente ubicato in periferia in modalità con  corse urbane, dando un senso anche all’ennesimo sperpero all’italiana della metro leggera. Certo la proposta sarebbe l’ideale,  ma nella realtà di oggi,  si ritiene più funzionale lo spostamento del capolinea di piazzale Kennedy presso il vicino campetto Santa Rita,  viste le dimensione, che consentirebbe la sosta di tutti gli autobus creando un ottimizzazione del servizio pubblico attraverso le  coincidenza per le varie  destinazione».

Marco Imbimbo