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Porti a Papa Francesco l’eco della nostra gioia e della nostra fede”.
Così l’Abate di Montevergine, padre Guariglia, ad apertura delle celebrazioni per i 9 secoli dalla nascita dell’Abazia di Montevergine, rivolgendosi al cardinale Pietro Parolin ospite d’onore in rappresentanza del Santo Papa.
L’occasione ha richiamato in provincia di Avellino un parterre istituzionale con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, di origine irpine, e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il prefetto di Vercelli e tutte le istituzioni regionali e provinciali, con il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, a fare gli onori di casa.

Tantissimi i fedeli che stanno affollando il santuario di Mamma Schiavona, a testimonianza del grande valore di una giornata di carattere “storico” .

Lo sottolinea il presidente De Luca: “La devozione nella Madonna di Montevergine rappresenta una delle radici più profonde da non perdere. Le celebrazioni giubilari virgiliane di oggi siano da stimolo per ritrovare quella pace nel mondo sempre più minata dal bagno di saghe urcraino e da quello del mare”.

E il Ministro della Cultura parla di Montevergine come di “luogo del cuore”, ricordando la devozione della mamma che ogni maggio saliva da mamma Schiavona.
Questo luogo di culto -aggiunge – è pilastro della nostra spiritualità e del nostro sistema valoriale”.

Il sindaco di Mercogliano, poi, ha conferito la cittadinanza onoraria al cardinale Parolin, per la profonda abnegazione e per là devozione verso la Madonna di Montevergine.

Può essere un pericolo dare la chiave della propria casa a qualcuno: può entrare in qualsiasi momento. So però che sarò sempre ben accolto”. Lo ha detto sorridendo il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, dopo la consegna delle chiavi della città di Mercogliano e la cittadinanza onoraria in occasione dell’apertura dell’anno Giubilare Verginiano della comunità benedettina del santuario mariano di Montevergine. Parolin ha raggiunto l’Abbazia fondata nel 1124 da san Guglielmo di Vercelli in funicolare. “Da oggi – ha detto il legato pontificio – avrete un posto speciale nei miei affetti. Papa Francesco – ha detto rivolgendosi alla comunità benedettina e agli irpini – è a voi vicino con la preghiera a Mamma Schiavona che tutto concede e tutto perdona”.