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AVELLINO – Congresso Pd, il nuovo anno comincia così come era iniziato quello vecchio. Ci si prepara al congresso di gennaio ma lo scontro interno al partito potrebbe far saltare tutto. E poi ci sono i soliti ricorsi. Dopo che la commissione regionale ha approvato la platea 2017, il segretario del circolo di Solofra, Luigi Guacci ha protestato per il caso delle 400 tessere presentate a via Tagliamento dal vice sindaco Gaetano De Maio. Altri ricorsi potrebbero esserci. A decidere dovrebbe essere al commissione di garanzia nazionale. Ma le elezioni sono alle porte: si terranno il prossimo 4 marzo e c’è poco tempo. In realtà il congresso non interessa più a nessuno.
Per i collegi i nomi saranno pronti il 15 gennaio, per il proporzionale la settimana successiva. Dopo l’8 gennaio Renzi vedrà i segretari regionali per stabilire insieme a loro le candidature migliori da individuare nei territori. A Napoli la segreteria si incontrerà tra il 3 e 4 gennaio. Insomma a questo punto, a che serve il congresso? I candidati saranno concordati dai vertici regionali e nazionali. In pole c’è Luigi Famiglietti per il listino della Camera e per l’uninominale Alta Irpinia, Valentina Paris nell’uninominale del collegio cittadino, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro nel listino per il Senato Irpinia-Sannio; Enzo De Luca tra Camera e Senato. I giochi sembrano fatti. Della partita potrebbe essere anche la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio. Poi ci sono gli alleati. Civica Popolare, cioè qui in Irpinia Giuseppe De Mita, si affianca al Pd nella corsa verso le urne. Nella lista – che ha nel simbolo una margherita trentina – confluiscono rappresentanti di Ap, Centristi per l’Europa (il gruppo politico guidato da Pier Ferdinando Casini), Idv, Democrazia Solidale e L’Italia è popolare. Resta quindi in sospeso soltanto un ramo della coalizione di centrosinistra. Dovrebbero aggiungersi la lista Insieme (Psi, Verdi e prodiani) e +Europa con Emma Bonino.