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Il governo entro tre mesi dovrà consegnare al Tar del Lazio tutti gli atti che a fine ottobre scorso portarono allo scioglimento di Pratola Serra, comune di meno di 4 mila abitanti alle porte di Avellino indicata come la “Città dei motori” (nel suo territorio da decenni è insediato uno stabilimento Fiat, oggi Fca), per forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata.

L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza pronunciata nell’ambito di un ricorso proposto dall’ex amministrazione, con in testa l’ex sindaco Emanuele Aufiero. Il Tar, per decidere sul ricorso, ha ritenuto necessario acquisire “gli atti del procedimento conclusosi con il provvedimento impugnato non prodotti dalle parti e, in particolare, la relazione della Commissione di accesso nominata ai sensi dell’art. 143 del TUEL e il decreto di nomina di tale Commissione, in forma integrale e priva di ‘omissis'”.

Premettendo che la conoscenza degli atti – classificati come ‘riservati’ – è circoscritta solo all’ambito processuale, i giudici hanno ordinato il deposito entro novanta giorni, con fissazione il 20 ottobre prossimo dell’udienza di discussione di merito.