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Ad entrare nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino tanto siamo abituati da anni a vedere scene di dozzine di persone in attesa, che quasi sembra non esserci folla.

Sono qui da stanotte alle tre e non so ancora quanto dovrò starci”, ci riporta subito alla realtà una signora che aspetto che nella sala interna del Pronto Soccorso, dove la folla aumenta in maniera vertigionosa, venga visitata dopo una caduta in casa.

Codice verde, non ci pensano proprio”, le fa eco un’altra persona in attesa che, invece, è preoccupata per le condizioni del marito che ha avuto un sensibile aumento della pressione a causa del forte caldo.

Ha già avuto un infarto in passato, è normale che ci preoccupiamo. La Guardia medica al massimo ti misura la pressione, se resta alta, che cosa dovremmo fare se non recarci al pronto soccorso?“, ragiona la donna.

Va senza dire che, come ogni anno, l’ondata di calore sta facendo aumentare sensibilmente le richieste di accesso al pronto soccorso. E come ogni anno il sistema subito va in affanno.

Ma qui se vieni in estate, in inverno o in autunno la situazione è sempre la stessa- denuncia un uomo nell’atrio del Pronto soccorso- Si aspetta sempre ore, a volte anche un giorno intero, notte compresa. Nessuno ci calcola. Devi solo essere in fin di vita per ricevere cure immediate”, il suo punto di vista.

Della carenza di medici che in questi mesi fa a fare il paio con le turnazioni delle ferie, pure se ne parla da tempo. Qualche nuova assunzione sembra non bastare ancora per far fronte alle centinaia di richieste di aiuto arrivate al  pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Moscati,  così come alla centrale operativa del Servizio di Emergenza territoriale dell’Asl.

Sono gli anziani ed i fragili chiaramente ad avere maggiore bisogno di aiuto. Alcuni familiari dicono, stando alla loro anonima testimonianza, che i congiunti sono parcheggiati nei lettini del Pronto Soccorso anche per giorni.
La mancanza di posti letti, in effetti, rappresenta un’altra emergenza endemica.
Il pronto soccorso è stato più volte vicino al collasso con punte di 50 degenti in carico.

Va anche detto che tra gli interventi che stanno effettuando i medici presenti sulle ambulanze, non tutti si concludono con il trasporto dell’assistito in ospedale perchè nella maggior parte dei casi, sono sufficienti le cure sul posto.

Al Moscati, comunque, ancora non sarebbe stato attivato (in attesa dell’arrivo di una circolare dalla Regione Campania ndr) il cossidetto “Codice calore” diposto dal Ministrero della Salute che prevede accessi preferenziali e differenziati per le persone che si recano in pronto soccorso lamentando malesseri imputabili alle alte temperature.

Questa mattina i vertici di Moscati e Asl hanno avuto una interlocuazione rispetto al particolare momento e invitano ad evitare allarmismi, certi che la situazione resta sotto controllo.