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Avellino – Il Riesame respinge il ricorso presentato da Gianandrea De Cesare. Confermato, dunque, il sequestro da 97 milioni di euro. Il giudice ha dato seguito all’attività della Procura della Repubblica di Avellino e Guardia di Finanza, confermando che ci sono tutti i presupposti per il maxi-sequestro. La cifra corrisponde ai debiti accumulati dalla società di distribuzione di gas partenopea. L’ex amministratore delegato della Sidigas non avrebbe versato circa 60 milioni di imposte, IVA e accise.

Avellino, De Cesare: “C’è un profondo dispiacere da parte mia”

L’imprenditore napoletano avrebbe fatto girare la liquidità del gruppo all’interno della Enerimpianti srl oltre ai fondi dirottati per Scandone e Us Avellino 1912. Il prossimo 29 ottobre l’udienza preliminare per De Cesare. Il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e il sostituto Vincenzo Toscano, dopo la chiusura dell’indagini, hanno chiesto il rinvio a giudizio per l’imprenditore partenopeo. L’accusa è di false comunicazioni sociali, omesso versamento di Iva, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto riciclaggio del luglio del 2019. Una situazione che dunque esclude l’ipotesi della recompra per la società di calcio passata lo scorso febbraio nelle mani della famiglia D’Agostino.