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Benevento – Le volontarie della sezione di Benevento dell’Oipa sono intervenute sulla vicenda trattata nelle scorse ore da Anteprima24 riguardante la morte di un cane nella zona tra via Cassella e viale dell’Università, nei pressi di un capanno adibito ad alloggio con ogni probabilità abusivo (immagini video). Attraverso la pagina Facebook dell’ente sono stati resi noti alcuni dettagli dell’operazione che ha visto l’intervento di alcuni agenti della polizia del capoluogo. Di seguito un estratto del post pubblicato dai membri Oipa: 
 
“Le guardie ENPA Sez. Provinciale di Benevento insieme ai volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di Benevento e di noi volontarie dell’ OIPA sezione di Benevento si sono recati in Via Cassella a Benevento ove era stato segnalato da alcuni residenti un animale deceduto” .
 
Giunti sul posto, e appurato che vi fosse effettivamente la carcassa, i volontari hanno contattato la polizia che è prontamente intervenuta insieme al servizio veterinario Asl per gli accertamenti del caso. L’istituto zooprofilattico procederà all’autopsia in modo da capire se l’animale sia stato ucciso o sia deceduto per morte naturale. Nel primo caso si depositerà una denuncia contro ignoti per uccisione di animali”.
 
Secondo Oipa Benevento “al momento non si conoscono le cause del decesso né con esattezza se vi sia un colpevole”, ma testimoni sarebbero sicuri – come da noi riportato ieri – che il decesso non sia avvenuto per cause naturali ma sia stato generato da atti di violenza. Deposizione raccolta peraltro dagli agenti della polizia presenti sul posto che hanno attivato i procedimenti di indagine. 

L’Oipa ha inoltre precisato che un altro cane della zona verrà sottoposto alle cure del caso per le precarie condizioni di salute, che a quanto ci risulta sarebbe affetto da leishmaniosi: “Le guardie zoofile ENPA e le guardie zoofile della federazione PRO VITA hanno, inoltre, proceduto al sequestro di un altro cane ivi presente a causa delle condizioni igienico sanitarie precarie vigenti e del suo stato di salute.  Quest’ultimo è stato affidato a noi volontarie dell’OIPA che ci siamo rese subito disponibili allo stallo”.