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E’ andata ad Antonello Sateriale la gara podistica “Trofeo Contrada Run”, corsa di dieci chilometri organizzata dalla parrocchia dello Spirito Santo, di cui è parroco don Maurizio Sperandeo, in collaborazione con l‘Associazione Sportiva Dilettantistica Amatori Podismo Benevento. L’evento  ha visto coinvolti circa 230 appassionati.
Ospitando “Run to win, in corsa contro l’azzardo”, evento promosso dall’Associazione InSé della psicologa Chiara Pracucci, l’iniziativa, con il supporto dell’Us Acli Sport del presidente Alessandro Pepe, quest’anno ha toccato un argomento molto sensibile: il contrasto alla ludopatia, ormai una vera e propria piaga
Suggestiva poi la presenza dei podisti della squadra “Athletica Vaticana”.
Per quanto riguarda l’aspetto più squisitamente sportivo va ricordato che a metà mattinata, lungo un circuito più breve, c’è stata anche la competizione alimentata da mini atleti. A dare la partenza alla gara è stato proprio don Maurizio. La sfida “dei grandi”, sviluppatasi su dieci chilometri, è stata vinta come detto da Antonello Sateriale. Al secondo posto Pietro Mignogna della Runners Termoli. terza piazza per Nicola Volpacchio della Podistica Avis Campobasso.
La prima classificata nella competizione per le donne è stata Anna Davino.
La lotta della ludopatia – ha sottolineato Pepe – deve essere sempre più una priorità. Noi siamo reduci dall’audizione con Papa Francesco che ci ha esortato a insistere sui valori del vivere sano”
Il presidente ha poi concluso invitando nuovamente le istituzioni ad un confronto per una lotta vera e concreta alle ludopatie.
Don Maurizio Sperandeo, da parte sua, ha rimarcato: “Accendiamo i riflettori su una realtà gravosa per le nostre famiglie. Questa malattia trova il supporto anche dallo Stato che favorisce l’apertura di locali e nuove sale invece di favorire centri di aggregazione come gli oratori e le scuole la Chiesa”
Il sacerdote della Parrocchia di Santo Spirito ha infine chiesto con forza una regolamentazione delle aperture di queste sale: “Siamo qui in difesa per le persone fragili che si fanno attrarre facilmente da questa malattia”
Spazio anche alle testimonianze sociali. Presente la Caritas con Emanuela De Vita che ha snocciolato un dato allarmante: “Soltanto a Benevento ammonta a circa 700 euro la spesa pro capite per slot machine e videolottery”
De Vita ha poi ricordato come presso la Caritas è presente uno sportello d’ascolto per chi soffre di questa malattia: “Noi diciamo basta. Il dato giovanile è molto allarmante ” .
La rappresentante della Caritas ha ricordato anche la campagna informativa e di sensibilizzazione degli esercenti commerciali che hanno rifiutato le macchine slot ma anche il forte impegno con il mondo scolastico sannita per percorsi di informazione e sensibilizzazione.
Infine, De Vita ha evidenziato il buon esempio di Baselice, comune virtuoso che ha deciso di tagliare le tasse sui rifiuti del 50% a chi non utilizza le slot machine negli esercizi commerciali.
In tal senso, significativa, per concludere, la testimonianza di Angela Guerriero, edicolante #noslot che ha rinunciato a facili guadagni, non vendendo nel suo esercizio commerciale il gioco d’azzardo: “Una scelta dettata da motivi professionali e personali. Provengo infatti da un’esperienza lavorativa decennale con persone legate al gioco. Questa è una vera patologia psichiatrica “