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Benevento- Il segretario provinciale della Cgil di Benevento, Rosita Galdiero, ha rilasciato al “Corriere del Mezzogiorno“, per l’inserto “Orizzonte Sud“, un’intervista sulla grave crisi che ha colpito l’intera provincia sannita. La Galdiero parla del difficile rapporto che il Sindacato da lei diretto vive in aperto contrasto con l’istituzione comunale. La sindacalista sottolinea con forza quello che a suo giudizio appare l’ostacolo principale per lo sviluppo: “Senza infrastrutture moderne e funzionali non si va da nessuna parte”. Indicando poi la via da seguire: “Il Sannio può uscire dall’isolamento in cui vive da tanti anni solo in questo modo e proporsi come territorio centrale di un nuovo sviluppo”.
La Galdiero definisce indispensabile l’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari, i cui lavori per tre diversi tronchi dal Casertano, al Beneventano, all’Irpinia fino al Foggiano dovrebbero partire a breve: “Resta questa l’opzione più importante per lo sviluppo del territorio, in grado di chiudere a Sud la rete europea dei corridoi. La conferma del “corridoio 8”, quale asse trasversale di comunicazione dell’Italia meridionale, impone delle scelte strategiche conseguenti, anche in funzione dei programmi della Regione Campania, e degli investimenti previsti su gomma e ferro”.
E porterebbe per il Sannio notevoli vantaggi: “Un’opportunità unica per il suo ruolo baricentrico tra Tirreno e Adriatico ma restano altresì indispensabili il collegamento autostradale A1 Benevento-Telese-Caianello, per il quale vanno accelerate le opere previste e parzialmente finanziate dal Comitato interministeriale per l’Economia, e la tratta regionale Benevento-Cancello-Napoli, da rafforzare sia su ferro che su gomma“. La sindacalista non dimentica il tema dell’allargamento della banda ultra-larga sull’intera provincia: “Come previsto dai progetti del Governo e della Regione, per favorire gli investimenti produttivi“.
Poi la Galdiero racconta il tormentato rapporto con le istituzioni e attacca: “I problemi del lavoro e della vivibilità sono tutti irrisolti. Purtroppo si è pensato solo a curare l’immagine rifiutando il rapporto con il sindacato che avrebbe potuto dare una spinta decisiva verso tutte le questioni aperte”. Aggiungendo poi che “il nostro territorio occupa il 95esimo posto, con un arretramento di 9 posizioni dal 2017. Si dovrebbe realizzare un censimento di tutte le aree volumi e le aree dismesse o in disuso che possono essere riconvertite e offerte alle imprese interessate, agli investimenti e al rilancio dell’occupazione, verificando la quantità dei terreni incolti”.
La Galdiero, infine, ha aperto all’attivazione di un tavolo di confronto per promuovere politiche legate ai servizi e alla qualità della vita degli anziani, instaurando una sinergia con l’Università, vigilando sugli appalti e pensando al piano casa, sopratutto per i giovani e per le famiglie in stato di disagio.