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Benevento – Un gol di Diabaté regala ai giallorossi un successo nell’ultima uscita stagionale al Vigorito. Davanti a oltre 13.500 spettatori la squadra di De Zerbi non sfigura e trova il guizzo vincente a tre minuti dal termine. Abbiamo provato a dare un giudizio alla prestazione dei singoli con le consuete pagelle. 

Puggioni 8: Almeno quattro interventi da incorniciare tengono a galla il Benevento e lo conducono alla vittoria. Strepitoso su Lapadula e Giuseppe Rossi al 71′, poi su Hiljemark al 78′. Due doppi interventi (sullo 0-0) che valgono il prezzo del biglietto. 

Sagna 7: Sfiora il secondo gol con la maglia giallorossa al 73′ quando un suo colpo di testa finisce per diventare un assist al veleno per Djimsiti. Nella ripresa il debuttante Salcedo agisce dalle sue parti: un delizioso bocconcino per uno della sua esperienza.

Djimsiti 6,5: Va due volte vicino alla gioia personale, una per tempo e sempre di testa. Un solo errore nella ripresa, quando è troppo timido nel marcare Lapadula che per poco non riesce a beffarlo. Ma si tratta di un piccolo neo in una gara senza ulteriori sbavature. 

Tosca 6,5: Un paio di sgroppate sono il segnale chiaro che il centrale rumeno è in piena fiducia. Anche nel suo caso soltanto un errore, peraltro nella stessa azione che vedrà poi coinvolto Djimsiti. E’ lui infatti a lasciare che Hiljiemark serva Lapadula nella circostanza, lasciandolo passare all’altezza della bandierina. 

Letizia 7: Al 29′ il suo diagonale va fuori di poco facendo tirare un sospiro di sollievo a Lamanna. Fornisce una spinta costante per novanta minuti sulla sinistra, fascia che ha coperto in solitudine dal primo al novantesimo. 

Cataldi 5,5: E’ il centrocampista più avanzato nella mediana a tre di De Zerbi, posizione solitamente occupata da Djuricic, ma fatica a trovare la posizione. Un’entrataccia su Bertolacci al 40’ gli costa un giallo che lo terrà a freno da lì in avanti. Esce a più di venti minuti dal termine (67′ Gyamfi 6: Se la cava bene in fase difensiva. Più sicuro rispetto all’uscita con la Spal)

Sandro 7: Quando il pallone è tra i suoi piedi, tutta la squadra gode di grande tranquillità. Fallisce il gol facile facile all’80’ quando Viola lo pesca tutto solo sugli sviluppi di un corner dalla destra. Un solo errore anche per lui, quello all’82’, su un passaggio arretrato che per poco non manda in gol Rossi. Pepito, però, ha le plveri bagnate: palla fuori di un soffio.  

Viola 7: Il piede è sopraffino e non si smentisce. Cross morbidi, aperture e anche una conclusione velenosa sulla quale Lamanna è prodigioso a dieci dalla fine. Il solito Viola, una costante. 

Brignola 7,5: A volte si perde nella giocata soffrendo la fisicità e la velocità di Omeonga, ma il coast to coast che lo vede protagonista in occasione del gol lo ripaga di tutti gli errori. Il passaggio per Diabaté è un cioccolatino, il maliano deve solo tradurlo in rete. 

Diabatè 7: Non si vede per quasi tutta la partita, ma alla fine la firma sul match riesce a metterla. La conclusione che batte Lamanna è imparabile e non banale e vale l’ottavo gol personale in stagione. Lascia spazio a Sanogo nel finale prendendosi l’ovazione del Vigorito (89′ Sanogo s.v.: Quattro minuti – uno più tre di recupero – che non dimenticherà mai. Valgono l’esordio in serie A).

Parigini 5: Come spesso gli è accaduto quest’anno, non entra mai in partita. Nel primo tempo effettua due cross che finiscono entrambi in curva, ma evidentemente nel complesso la prestazione non convince neanche De Zerbi che lo cambia dopo soli 45 minuti. (1’st Coda 5,5: Cambia due ruoli in un tempo di gioco. Prima agisce da seconda punta nel 3-5-2, poi da trequartista con Brignola nel 3-4-2-1. In entrambi i casi non si dimostra però efficace, non solo per colpa sua). 

De Zerbi 6,5: Schiera in campo la miglior formazione possibile e se la gioca alla pari con il Genoa. La spunta lui su Ballardini prendendosi la rivincita sulla gara di andata togliendosi anche lo sfizio di lanciare un altro giovane facendolo esordire in serie A.