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Benevento – Tre parate dal diverso coefficiente di difficoltà contro il Como per Nicolò Manfredini. Il portiere di Ferrara ha fornito il suo contributo nel pari interno del Vigorito mantenendo la porta inviolata per la terza volta in stagione in tre presenze, tutte casalinghe. Precedentemente era sceso in campo contro il Cittadella e il Brescia dopo l’intervallo, in sfide che avevano portato in dote ben sei punti alla Strega. Ieri con i lombardi è arrivato ‘solo’ un pareggio, risultato che lo ha tuttavia confermato l’unico portiere ancora imbattuto della categoria.

Ha fatto meglio di tanti colleghi

Certo, 180 minuti sono pochi per rendere una statistica attendibile, e di conseguenza comparabile il dato a quello di uno dei ‘titolari’, ma tra gli otto portieri del torneo cadetto che come lui non hanno superato le tre presenze, svetta il nome dell’estremo difensore estense. Manfredini ha fatto meglio di Brazao, Thiam e Pomini della Spal, di Maniero del Cittadella, di Baumann dell’Ascoli, di Maenpaa e Bertinato del Venezia, tutti trafitti almeno una volta. La chance di mettersi in mostra per il classe 1988, amato dai compagni che lo hanno sempre definito prezioso per lo spogliatoio, è arrivata in seguito al forfait di Paleari, vittima di un virus influenzale. Contro il lariani è dunque arrivata la prima presenza nell’undici iniziale per l’ex Spezia, che non ha tradito le attese correndo un solo brivido sulla punizione di Cerri a inizio gara, respinta centralmente e poi spazzata via da Leverbe. 

Manfredini-Paleari, nessun dualismo e stima reciproca

Tra lui e il collega di Giussano non è mai esistito un vero dualismo, solo stima e reciproca collaborazione testimoniate dalle varie interviste in cui si sono scambiati complimenti l’uno con l’altro. Stellone sa di avere risorse importanti e non ha tardato a coccolarsi il gruppo dei portieri anche alla vigilia dell’ultimo match: “Ho tre ragazzi forti che mi trasmettono grande fiducia”, aveva detto includendo nel discorso anche il giovane Lucatelli.

Da Manfredini ieri sono arrivate ottime risposte dopo gli errori commessi a Terni da Paleari, che resta uno dei migliori portieri della categoria nonché leader di una difesa che paradossalmente vanta numeri da play off (31 gol incassati, gli stessi della Reggina, sesta in classifica). A Pisa, dove lo scorso anno fu beffato da una punizione di Cohen, in porta tornerà quasi certamente il numero 21. Manfredini come al solito lo sosterrà dalla panchina, pregando che l’attacco dia finalmente segnali di vita. 

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