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Da Wikipedia: win-win è un’espressione inglese che indica la presenza di soli vincitori in una data situazione. Solitamente è utilizzata da chi si occupa di marketing ma può tornare buona anche in altri ambiti, come la politica.

Nel caso di specie, però, ovvero le prossime elezioni comunali di Benevento, presenterebbe una variante: il vincitore sarebbe sempre lo stesso, Vincenzo De Luca.
Il condizionale è d’obbligo perché ci muoviamo negli spazi, sempre affascinanti ma ricchi di insidie, dei retropensiero, del non detto. Per semplificare il racconto, allora, partiamo da ciò che è evidente, palese. Cominciamo, insomma, dai fatti.

De Luca appoggerà la corsa a palazzo Mosti di Clemente Mastella. E lo farà attivamente. All’alleato beneventano, il governatore ha assicurato il sostegno di due liste, eredità delle recenti elezioni regionali: Campania Libera e De Luca Presidente. Nomi e simboli, magari, potrebbero anche cambiare ma i protagonisti no, almeno nelle intenzioni dell’inquilino di palazzo Santa Lucia.

Per la prima sarebbero già al lavoro Fernando Errico e altri esponenti vicini al Presidente della Regione, per la seconda invece il gruppo che nel Pd si contrappone alla maggioranza decariana e che lo scorso settembre si è ritrovato intorno alla candidatura di Raffaele Del Vecchio.
Un’altra fetta del mondo deluchiano, o comunque dell’alleanza che oggi amministra la Campania, si sta invece muovendo in una direzione diversa, sposando la causa dell’alternativa a Mastella e della coalizione che vede protagonisti- tra gli altri – Pd e M5S.
Il presidente della Regione, per la verità, ha pure provato a stoppare l’operazione ma il tentativo è andato a vuoto. Pure ai responsabili provinciali di Italia Viva e Centro Democratico, partiti alleati di De Luca ma avversari di Mastella, sarebbe di recente giunta dai referenti regionali la richiesta – rispedita al mittente – di un passo indietro.
E a questo punto perché insistere?
Date le oggettive difficoltà del centrodestra, a Benevento si sta palesando lo scenario migliore per il governatore, con uno scontro che vedrebbe favoriti da un lato l’amico Mastella e dall’altro una coalizione non certo a lui ostile, fatta eccezione per il Movimento Cinque Stelle epperò non si può avere tutto dalla vita.
Gli indizi non mancano. L’ultimo è arrivato pochi giorni fa, con Mosè Principe che ha salutato la compagnia mastelliana e prenotato un posto al tavolo della coalizione di centrosinistra. E Principe non è certo insensibile ai richiami di palazzo Santa Lucia, considerato che in autunno ha attraversato pancia a terra l’intero Sannio per intercettare consensi (con risultati a onor del vero lusinghieri) in favore di Zaccaria Spina, in campo con ‘Campania Popolare’, ennesima sigla della galassia deluchiana.
Ma c’è un ulteriore elemento che merita attenzione: dal totonomi per la candidatura a sindaco del centrosinistra, emergono sempre con maggiore forza i profili di Luigi Diego Perifano e di Erminia Mazzoni (con il primo oggi in pole perché consentirebbe una chiusura più agile dell’accordo), due personalità autorevoli e certo non invise a De Luca.
Di più: il rapporto tra Perifano e il Presidente della Regione è datato nel tempo e risale agli anni della comune appartenenza ai Democratici di Sinistra; il legame tra la Mazzoni e l’ex sindaco di Salerno è più recente ma altrettanto solido, con la politica beneventana che si è pure candidata alle regionali.
Dovesse ricadere su uno dei due la scelta del candidato sindaco, dunque, De Luca perderebbe solo in caso exploit del centrodestra (che tra l’altro appare intenzionato a candidare Lucio Lonardo… ),
Intendiamoci, gli indizi non fanno una prova e sarebbe un azzardo posizionare il governatore sulla sedia del regista. Ma su quella di spettatore, statene certi, si siederebbe ben volentieri.