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Benevento -Le imprese sannite si interrogano sul rischio di fare impresa. Organizzato da Confindustria in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti si è svolto un seminario all’Hotel President.

L’occasione giusta e necessaria dopo l’entrata in vigore dal mese di marzo del Codice della Crisi d’Impresa. “Obblighi e opportunità per amministratori e sindaci alla luce del nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”  è stato il titolo del convegno. 

Ad aprire i lavori il presidente di Confindustria, Filippo Liverini, che ha sottolineato: “Volevamo offrire un quadro chiaro e semplice delle novità che sono state  introdotte con il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza. Le imprese dovranno, infatti, fare i conti con nuovi metodi di controllo, con meccanismi di allerta e con strumenti introdotti con il Codice di Crisi.  Ma soprattutto la riforma mette l’imprenditore nella condizione di conoscere al meglio la situazione anche economico finanziaria dell’azienda. Sono stati quindi introdotti strumenti che consentono di individuare in tempi utili la crisi d’impresa attraverso l’introduzione di meccanismi di salvaguardia ma soprattutto tramite una maggiore consapevolezza di amministratori ed organi di controllo.”

E’ intervenuto poi Andrea Porcaro, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Benevento  che ha sottolineato: “Il codice esprime una vera e propria filosofia orientata a prevenire situazioni di Crisi introducendo un diffuso sistema di monitoraggio con strumenti di allerta interni ed esterni all’impresa per consentire un più tempestivo intervento e fronteggiare le eventuali situazioni di emergenza. Altro obiettivo del nuovo codice è quello di rendere meno traumatico l’eventuale fallimento delle imprese.”

Per Porcaro il codice cerca dunque di favorire una cultura del risanamento anziché dell’eliminazione dal mercato superando le vecchie concezione: “È chiara la volontà del legislatore di metter in campo degli strumenti che consentono attraverso il meccanismo dell’allerta” di scongiurare la crisi d’impresa.”

“La riforma introduce l’obbligo in capo agli amministratori di dotare l’impresa di un adeguato assetto contabile, organizzativo ed amministrativo  per prevenire la crisi spiega Fabrizio Russo – Presidente Ordine Commercialisti. Attraverso appositi indicatori sarà possibile monitorare lo stato di salute delle imprese per coadiuvare gli imprenditori ed in particolare quelli di piccole dimensioni a prevenire la crisi e favorire lo sviluppo”.

Bruno Meoli – Professore Ordinario di Diritto della Responsabilità Civile e Diritto Privato Comparato c/o Università degli Studi di Salerno ha spiegato che Il codice della crisi e dell’insolvenza rimodula il regime dei doveri e delle responsabilità degli organi di amministrazione e controllo delle società di capitali, scrivendo una nuova e incisiva pagina del cd. diritto societario della crisi, con l‘obiettivo di stimolare l’emersione e il precoce trattamento delle cause di possibile default, nell’ambito di procedure amministrate. Misure premiali da una parte, e forme di responsabilità aggravata dall’altra, evidenziano lo sfavore del legislatore rispetto alle soluzioni negoziali.”

Hanno portato i propri saluti  Guseppe Marotta Direttore del dipartimento DEMM Unisannnio che ha messo in evidenza l’importanza di un piano industriale per strutturare aziende sempre più solide e durature.

Ambrogio Romano Presidente del Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Benevento ed Ariano Irpino ha sottolineato l’importanza delle modifiche statutarie previste dalla nuova normativa. Roberto Jannelli Professore associato dipartimento DEMM Unisannio ha infine parlato del piano industriale e del controllo di gestione.