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Benevento – Sembrava essere finita il 31 marzo scorso l’esperienza di Andrea Costa con il Benevento. La gara contro la Lazio appariva come una sorta di ultimo atto, in attesa di salutarsi definitivamente in estate dopo una sola stagione. In cinque mesi, invece, il destino del difensore si è completamente ribaltato. Da epurato con De Zerbi a titolare con Bucchi il passo è stato breve. Costa è passato dalle nove gare vissute da spettatore in serie A dopo il match dell’Olimpico, alle due presenze consecutive da titolare in Coppa Italia contro Imolese e Udinese. Colpa o merito di un mercato che ha cambiato radicalmente le carte in tavola. Il tanto invocato difensore non è arrivato e Bucchi si è ritrovato a dover puntare sul classe 1986 di Reggio Emilia, già con la valigia pronta per cercare fortuna altrove nonostante un contratto in essere fino al 2019. Richiamato alle armi, Costa ha risposto presente e adesso “rischia” di diventare imprescindibile per il nuovo Benevento. Con Antei ancora in fase di rodaggio, l’ex Sampdoria, oltre a essere l’unico centrale di piede sinistro a disposizione, appare l’unico capace di far partire l’azione dalle retrovie. Una qualità che potrebbe tornare utile, nonostante lo stesso Bucchi abbia ribadito che “i difensori devono pensare prima di tutto a fare i difensori“. L’incognita, semmai, è rappresentata dal rapporto con la piazza. Un filo da riannodare per non incappare nell’autolesionismo e correre il rischio di farsi del male da soli. Converrebbe a tutti e se mai ci fossero dubbi basterebbe rivedere le immagini del test di Frosinone che qualche campanello d’allarme nella retroguardia sannita lo ha fatto suonare. Riprovarci, insomma, non “costa” veramente nulla.