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Foiano di Val Fortore (Bn) – “Il Comune di Foiano di Val Fortore scriverà alla Gisec S.p.a., la società che gestisce lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, per chiedere chiarimenti sull’aumento del costo di conferimento dell’indifferenziato che passerebbe dagli attuali 189 euro a 260 euro per ogni tonnellata smaltita“. Comincia così la nota stampa inviata dal consigliere provinciale Antonio Ruggiero in relazione all’aumento delle tariffe adottato dalla Gisec S.p.a.

Si legge nella nota di Ruggiero: “Si chiede formalmente di conoscere con quale atto la Provincia di Caserta, unica deputata a stabilire il nuovo corrispettivo, abbia sancito questo aumento da imporre ai Comuni sanniti con un addendum contrattuale. Sono ben quaranta i comuni beneventani che si vedrebbero aumentare del 37% i costi per lo smaltimento dell’indifferenziato, un salasso per i Comuni e i cittadini, giustificato, a quanto scrive Gisec, dalla chiusura della discarica di Marruzzella e l’interruzione delle attività del termovalorizzatore di Acerra per circa quaranta giorni.  Una problematica che metterà in ginocchio le finanze dei Comuni, oltre a creare malumore fra i cittadini, che sta passando sotto silenzio considerato che i riflettori della politica sono tutti puntati sulle dichiarazioni del Sindaco di Benevento”.

“Un salasso – scrive ancora Ruggiero che sembra non interessare nessuno, compreso quei sindaci che tante storie stanno facendo per le tariffe deliberate della provincia di Benevento e che invece non spendono una sola parola per quelle decisioni che Gisec, concretizzerà in un ulteriore aumento dei costi da attuarsi entro fine mese. 
Intanto il Comune di Benevento, con una nota inviata a molte Amministrazioni, chiede di avviare un’azione nei confronti della Provincia di Benevento per la sospensione della delibera in cui è stato deciso di determinare in quasi 15 euro il corrispettivo per la gestione del ciclo dei rifiuti di competenza provinciale. Con tale atto non si fa che sfiduciare formalmente l’operato del Presidente Di Maria e dell’Amministratore delegato di Samte Agostinelli nel maldestro tentativo di ergersi a difensore dei comuni dopo che egli stesso è moroso nei confronti di Samte per circa due milioni di euro. Il fallimento di Samte significherebbe riaprire il concordato, aumentare l’esposizione debitoria oggi cristallizzata, riversando nuova massa debitoria sulla provincia e sul nascente ‘Ato in modo da far schizzare alle stelle il corrispettivo per il ciclo dei rifiuti da far pagare ai cittadini sanniti. Le Amministrazioni devono fare attenzione a non cadere nella strumentalizzazione politica perchè, se dovesse definitivamente fallire Samte, fra qualche settimana non avranno argomentazione per  spiegare ai propri cittadini il perchè di un disastro che per essere ripianato avrà bisogno semplicemente, ed unicamente, dell’enorme sacrificio economico dei sanniti. Clemente Mastella, come il pifferaio magico, sembra stia buttando a mare tutti i suoi amici sindaci, facendogli fare la fine dei topolini della città di Hamelin”.