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Continuano gli attacchi senza mezzi termini in seno al Partito Democratico. Dopo l’attacco di Nicola Landolfi ad Umberto Del Basso De Caro, il parlamentare sannita non ha usato troppi giri di parole per rispondere al numero uno del Pd campano:

Landolfi, presidente di un’Assemblea della quale non è mai stato componente, politicamente equivale all’unico numero algebrico senza segno: lo zero.
Confonde il partito, nel quale – suo malgrado – vi sono uomini liberi e non coercibili con la caserma nella quale l’obbedienza è la regola.
In un partito si discute, ci si confronta (se convocati ogni tre anni) ed infine si rispettano anche le regole che disciplinano la corretta e civile convivenza all’interno della medesima comunità.
Avvelenare i pozzi, buttare il pallone in tribuna o eludere il confronto non sono nel mio DNA e la mia vita, fatta di battaglie a viso aperto, testimonia l’esatto contrario.
Il futuro del Partito Democratico a me ed a pochi altri è stato sempre a cuore e devo ammettere di essere un privilegiato: non essendo convenzionato né aspirando a diventarlo, non dipendendo da pubblici poteri né da società “in house” ho la fortuna di dire quel che penso e di pensare quel che dico.
Un prodotto di nicchia? Probabilmente sì ma aspiro, insieme a tanti altri, a costruire un partito di persone indipendenti, autonome, in una parola LIBERE.
Questa è la vera scommessa non le acrobazie dialettiche di qualche incauto venditore di pentole”.