- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

di Valentina Scognamiglio

Si è tenuta questa mattina al Caffè delle Streghe la conferenza stampa del candidato di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati Antonio del Mese. Diversi i temi affrontati tra questi la crisi giovanile che si sta verificando nel nostro paese. Come ha ricordato il candidato Del Mese sono circa cinque milioni i giovani fuori sede che per problemi di tempo e di spese non si recano a votare.

Questo, a detta di Del Mese, a causa di uno Stato che non agevola le procedure per rendere possibile il voto a chi vive lontano dal Comune di residenza. Il candidato ha infatti più volte invitato gli elettori ad andare a votare per tornare ad esercitare il diritto al voto che in un paese democratico come è l’Italia è fondamentale.

“La mia candidatura è un segnale per i territorio” ha affermato definendo la politica attuale lederista. Una politica che a suo dire non rappresenta i cittadini ma solo le lobby ed ha per questo, insieme a Forza-Viva, l’intenzione di rompere questo schema.

Ha poi parlato della situazione di Sant’Agata dei Goti un territorio, a suo dire, abbandonato a se stesso dal punto di vista sanitario dove i presidi ospedalieri di Benevento e Sant’Agata si sono fusi portando prima allo svuotamento dell’ospedale del paese e in seguito a un declassamento dell’ospedale di Benevento.

Del Mese ha più volte parlato a sfavore del Movimento 5 Stelle e delle Destre affermando che la politica del Terzo Polo è una politica diversa e che le persone devo reagire e credere in questo partito.

A sostegno di Antonio del Mese era presente il Generale Vincenzo Camporini, membro della segreteria nazionale di Azione candidato anche lui con Calenda alla Camera dei Deputati. Il Generale, alla sua prima volta nella città di Benevento, si è visto d’accordo con i punti toccati da Del Mese. “Azione rifiuta ogni tipo di ideologia, la politica deve preoccuparsi delle cose da fare” è quello che ha affermato il Generale continuando che “negli ultimi anni la politica si è un po’ smarrita e che per prima cosa bisogna identificare le cose più importanti da fare insieme alle soluzioni.”

Obiettivi comuni quelli di Del Mese e del Generale Camporini, entrambi con la volontà di essere più presenti sul territorio Sannita attraverso una rappresentanza locale di persone impegnate nelle istituzioni e che aspirano a dare forza a una formazione politica liberal-democratica, pragmatica nella gestione, coerente verso gli obbiettivi fondamentali di sviluppo e di crescita culturale e sociale, in alternativa a un bipolarismo destra-sinistra datato, conflittuale e non in grado di esprimere e risolvere i problemi profondi del paese.