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Giovanni Bertini dal 2016 lotta contro una delle malattie più difficili da combattere. Tra il 1980 ed il 1982 collezionò 41 presenze con il Benevento, dopo aver indossato maglie importanti come quella della Roma, l’Ascoli e la Fiorentina. “Sono stata in silenzio da quando nel giugno del 2016 è stata diagnosticata a mio padre la Sla. Ora chiedo di rispettare il dramma che mio padre e la mia famiglia stanno affrontando silenziosamente da quasi due anni”.

Benedetta, figlia di Giovanni Bertini, ha deciso di rendere pubblico il calvario che da due anni sta vivendo la sua famiglia. “Sono stata in silenzio in questo periodo per due motivi ben precisi – spiega all’ANSA Benedetta, dopo che la notizia è cominciata a circolare su alcune radio locali -. Da figlia perché volevo tutelare mio padre dalla verità su questa terribile malattia, da confronti che inevitabilmente sarebbero stati fatti tra lui e altri ex calciatori colpiti dalla stessa patologia, di cui papà ha seguito addolorato in tv e sui giornali il drammatico decorso. Da giornalista, conoscendo i meccanismi che spesso regolano il mondo dell’informazione, sono stata in silenzio per paura che questa vicenda potesse essere strumentalizzata senza la necessaria sensibilità, dimenticando la tragedia umana che stavamo e che continuiamo a vivere ogni giorno. Per questo invito tutti gli organi di informazione a rispettare il dramma che mio padre e la mia famiglia stanno affrontando silenziosamente da quasi due anni. Ci tengo a sottolineare che qualsiasi iniziativa o campagna in nome e per conto di mio padre e della mia famiglia dovevano e dovranno anche in futuro essere autorizzate da me, così come sarò io e solo io a fornire al momento opportuno qualsiasi aggiornamento sullo stato di salute di mio padre”.

Ancora una volta ex calciatori incontrano sulla propria strada l’avversario più difficile da battere. Era successo, tra gli altri, a Stefano Borgonovo e ad un altro ex giallorosso, il tecnico Adriano Lombardi.