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Benevento – “Un passo avanti verso una proficua collaborazione? Magari, siamo aperti a valutare qualsiasi proposta, a patto che sia costruttiva e utile alla crescita culturale della comunità”. Il presidente dell’Associazione Benevento Longobarda, Alessio Fragnito, si è espresso così su una eventuale collaborazione con l’amministrazione comunale. Oggi a Palazzo Paolo V l’Assessore alla Cultura Oberdan Picucci si è intrattenuto a parlare con lui insieme al direttore del Mann di Napoli mettendo sul tavolo la proposta di unire le forze. 

Ci può già dire se c’è qualcosa che bolle in pentola?
“Ci vedremo nei prossimi giorni, e considerando che non ci eravamo mai confrontati apertamente mi sembra già qualcosa di positivo. Per il momento la certezza è che noi dell’associazione saremo a Napoli in occasione della mostra rappresentando Benevento al Museo Archeologico di Napoli. Allo studio c’è la creazione di depliant che favoriscano itinerari turistici riguardanti il territorio”

Il sindaco Clemente Mastella ha detto che la vostra manifestazione, così com’è fatta, a lui non piace. Vuole rispondergli?
“Ma no, assolutamente. La nostra rievocazione, così come qualsiasi altra cosa al mondo, non può piacere a tutti. Rispetto l’opinione del Sindaco, anche perché non va dimenticato che Benevento Longobarda organizza eventi senza chiedere fondi all’amministrazione, dunque ci sta tranquillamente che il prodotto possa non piacere a qualcuno. Così come è nell’ordine delle cose che a tanti altri piaccia, al punto da attrarre persone da ogni parte del Sud Italia” .

C’è uno spiraglio affinché i Longobardi possano davvero rappresentare una costante fonte di turismo per la città di Benevento?
“Credo di sì, ma occorre mettere da parte dissidi e diversità di vedute per remare tutti in una direzione precisa. Manifestazioni come la nostra servono a far conoscere la città di Benevento e la sua storia, ma siamo consapevoli che per fare di più c’è bisogno dell’aiuto delle istituzioni”.

Insomma, c’è da sedersi a tavolino e discuterne…
“Esattamente, con una progettualità che possa favorire eventi fatti in un certo modo. Sarebbe eccezionale soprattutto per la città di Benevento. Bisogna fare squadra”.

La mostra a Napoli è realmente un danno per Benevento, considerato il bacino d’utenza della città partenopea?
“Al di là di questo aspetto, mi soffermerei sul fatto che Benevento a mio avviso non avrebbe avuto le potenzialità per ospitare una mostra di questo tenore. Il museo del Sannio essendo provinciale non può avere l’importanza del Mann, non ha gli spazi idonei. Sarà importante, anzi, rapportarsi ed esporre il prodotto a una platea così ampia come quella che il Museo Archeologico di Napoli può ospitare”.

Ultima domanda. Cosa ne pensa del caso relativo ai reperti negati al Mann dal Museo del Sannio?
“Dispiace, era certamente evitabile. Credo che sia tutto legato alla questione della location. La Provincia si sarà risentita e non ha dato il consenso. Ecco, quando dico che bisogna remare tutti nella stessa direzione mi riferisco anche a questo”.