- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Asta shock. E’ il titolo a caratteri cubitali che ha aperto l’edizione odierna de ‘L’Adige’, quotidiano regionale del Trentino, il più letto in assoluto da quelle parti.
La gara che ha sconvolto l’opinione pubblica locale è quella relativa alla società Funivie Folgarida Marilleva, specializzata in infrastrutture degli impianti di risalita e operante in Val di Sole ed in particolare nell’area turistico-sciistica dei Comuni di Dimaro, Commezzadura, Mezzana e Pinzolo.
Lo shock è per l’esito della prima fase dell’asta per l’aggiudicazione del pacchetto azionario della società.
A sbaragliare il campo, infatti, è stata l’offerta da 28 milioni di euro presentata da una società cooperativa che ha sede a Benevento, Omb. Un successo inatteso e accolto male in Trentino, dove il tifo era e resta per Funivie Madonna di Campiglio che però giudicando troppo alta la base d’asta (26 milioni) non ha partecipato alla gara.
Unico avversario della cooperativa beneventana, allora, è stata la Compagnie des Alpes, società francese specializzata proprio nella gestione di investimenti nel settore impiantistico legato alla montagna ma che si è fermata a 26,5 milioni di euro.
La vicenda ancora non è da considerarsi conclusa, visto che il bando prevede la possibilità di offerte migliorative anche per chi non ha partecipato alla prima fase, con una seconda asta il 3 agosto, ma la polemica politica già infuria.
Sul banco degli accusati è finito il governo provinciale di Trento, guidato da Ugo Rossi, esponente del Partito autonomista trentino tirolese, formazione politica che ha vinto le elezioni del 2013 in alleanza con il Partito democratico.
A protestare sono Forza Italia e la Lega Nord che ai vertici della Provincia chiedono ora di attivarsi “per coordinare ed impegnare anche finanziariamente, entro il 3 agosto, la Provincia stessa assieme agli operatori trentini del settore (unendo quindi le forze pubbliche e private) affinché si presenti una nuova offerta trentina per l’acquisizione del pacchetto azionario delle funivie Folgarida Marilleva”.
Insomma, il centrodestra auspica il protagonismo diretto della Provincia affinché l’esito definitivo dell’asta sia diverso da quello sancito sin qui dall’apertura delle buste.
E ancora, il consigliere di Forza Italia Giacomo Bezzi chiede alla giunta di “chiarire se esistono collegamenti tra il sottosegretario del Partito Democratico Umberto Del Basso De Caro ed i presunti acquirenti del pacchetto azionario delle Funivie Folgarida Marilleva entrambi originari di Benevento”.
A invitare tutti a sgombrare il campo da polemiche e supposizioni, però, è lo stesso presidente Rossi. D’altronde, il nodo dell’identità dei compratori sarà sciolto solo dopo che sarà conclusa la procedura di rilancio.