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Benevento- “È così che un popolo si consegna all’inconsistenza e all’irrilevanza: rinunciando lentamente, pezzetto dopo pezzetto, al proprio retaggio.Oppure demitizzando la propria Storia e le proprie tradizioni fino a renderle orpelli folkloristici buoni per venderci gadget e panettoni. O, ancora, banalizzando i propri simboli e i propri luoghi fino a renderli mera scenografia senza alcuna dimensione storica. Ed è così che una città, che voleva essere di storia e di cultura, compie la sua definitiva trasformazione in città dei balocchi…e lentamente, inconsapevolmente, allegramente, tristemente muore”.

Così Jean Pierre El Kozeh scrive attraverso il suo account Facebook, a commento di una foto che ritrae la ormai famigerata ruota panoramica di Piazza IV Novembre.   Non è l’unica critica che gli organizzatori di InCanto di Natale hanno ricevuto dopo la decisione  di collocare la ruota panoramica a ridosso del monumento in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale,  che venne inaugurato nel 1929 alla Presenza di Vittorio Emanuele III.

Alle  polemiche piovute da ogni parte,  il direttore artistico della kermesse Renato Giordano, ha così risposto:

Tutto il rispetto per il monumento ai caduti ma risale a vittime di 100 anni fa, se dovessimo fare questo tipo di ragionamento per cui non bisogna organizzare nulla nei posti dove si ricordano vittime, non potremmo più prevedere niente in nessuna parte della città.  Le polemiche sono inutili e faziose. I bambini che salgono su quella ruota rappresentano, la vita la rinascita, per questo abbiamo scelto di collocarla in quel posto, perché sono la libertà, che possiamo vivere anche grazie a quelle persone che sono morte per difenderla”.  

Assolutamente non un’offesa, ha chiarito: “Piuttosto un ringraziamento in maniera fattiva ed operativa per quello che hanno fatto.  I bambini sono la gioia e la felicità ed il nostro è  un omaggio alla vita”. Non escludo che il prossimo anno si migliorerà anche nella struttura: “Non siamo Parigi ma tutto è fattibile, chissà potremmo passare dai 20 metri a qualcosa in più. Riguardo poi alle polemiche, ricordo a tutti  che il signore che ha posizionato la ruota ha una famiglia, vive  del suo lavoro e le polemiche fanno male anche a coloro i quali lavorano per vivere”.

Foto di Matteo La Peccerella